Luigi D’Auria al LetExpo 23: “Trans Italia impegnata da anni in progetti su sostenibilità, etica ed efficienza”
Tempo di bilanci al termine di un’edizione LetExpo 2023 davvero piena di contenuti. La fiera, dedicata al mondo della logistica sostenibile, dei trasporti e dei servizi, ha accolto una vasta platea. Stakeholder, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni si sono incontrati nell’area fieristica di Veronafiere, e grazie all’organizzazione ALIS, l’Associazione per la Logistica e l’Intermodalità Sostenibile, per quattro giorni, dall’8 all’11 marzo, tenendo alto il livello di un dialogo tra le parti con spunti interessanti ed esaltanti.
Il parterre di ospiti, tra istituzioni e imprenditoria
Quattro giorni di dibattito con le più alte cariche del Governo, imprese, associazioni di categoria e tanto altro. Ad iniziare è stato proprio il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini che nel suo intervento ha dichiarato: “Per quanto riguarda i porti, ci sono centinaia di milioni di euro di progetti già finanziati fermi per burocrazia o assenza di autorizzazioni; tra pochi giorni presenteremo il nuovo codice dei contratti pubblici per velocizzare e sburocratizzare. Bisogna aiutare il privato a fare il privato. Il pubblico deve dare certezza delle regole. Abbiamo fatto un codice degli appalti che si fida dei privati. Se dici: non faccio le Olimpiadi e il ponte sullo Stretto se no si infila la malavita, vuol dire che hai fallito“.
Tema particolarmente interessante quello toccato da Matteo Gasparato, Presidente UIR – Unione Interporti Riuniti e Presidente Consorzio ZAI che ha affermato: “Lo sforzo ulteriore che dobbiamo fare, e su questo chiediamo aiuto al Governo, è quello della digitalizzazione, abbiamo perso tanti anni. Credo che su questo andrà investito molto, perché è fondamentale nella velocizzazione delle merci“.
Di numeri della logistica al LetExpo ha invece parlato Maria Tripodi, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale: “Ci troviamo di fronte a una grandissima sfida quella dell’intermodalità: come governo dobbiamo affrontarla per far sì che l’Italia primeggi nel mondo. Il governo sta già agendo con una strategia chiara e definita per tutelare il mondo della logistica. La logistica produce 91 miliardi di fatturato, è un settore che non può essere lasciato solo e non avere una strategia chiara e definita in Italia e anche in Europa, al netto della guerra in Ucraina. Questo significa tutelare le aziende, i posti di lavoro, il sistema Paese. Abbiamo speso troppi anni nel mettere all’indice chi produceva ricchezza, cioè gli imprenditori, chi si metteva sulle spalle una responsabilità enorme. Siamo la secondo manifattura d’Europa, è il momento di cogliere tutte le opportunità: il Pnrr destina 630 milioni di euro, di cui 1,3 per l’implementazione delle Zes portuali. Bisogna rifondare un sistema, e sono certa che facendoci forza tra istituzioni e aziende non possiamo che portare benefici assoluti per l’Italia, che all’estero è percepita come un player assoluto”.
Spazio al LetExpo anche ovviamente per il presidente di ALIS e del Gruppo Grimaldi, Guido Grimaldi, che avverte: “È stato fatto poco per la portualità. Bisognerebbe investire molto di più in infrastrutture. Noi abbiamo le migliori navi al mondo, le più sostenibili, con batterie ad emissione zero, e abbiamo difficoltà in alcuni porti italiani a ormeggiare queste navi. Abbiamo difficoltà perché magari non ci sono spazi; noi creiamo rotture di carico ed extra costi enormi per doverci appoggiare agli interporti. Sul discorso ‘Mare Bonus’, i soldi ci sono ma non sono sufficienti per fare oggi la differenza, se è vero che noi, attraverso i porti del Mediterraneo, e italiani in particolare, possiamo giocarci la partita con quelli del Nord Europa. E’ un incentivo virtuoso che ha aiutato, un acceleratore di processo che ha sicuramente permesso agli imprenditori di scommettere”.
Le parole dell’amministratore delegato di Trans Italia, Luigi D’Auria, al LetExpo
Non poteva mancare la presenza di Trans Italia ad un evento che ha fatto ancora una volta il punto della situazione. A creare un quadro del settore, parlando anche dell’esperienza ultratrentennale di Trans Italia, è stato l’amministratore delegato dell’azienda, Luigi D’Auria che ha affermato: “Noi da anni abbiamo improntato i nostri progetti su una sostenibilità a lungo periodo, producendo etica ed efficienza, raggiungendo già l’obiettivo della riduzione di emissioni del 55%. Questo è avvenuto stringendo partenariati con attori internazionali e investendo in tecnologia, come carburanti bio fuel. Inoltre, con l’utilizzo delle ‘autostrade del mare’, le distanze sono state abbattute del 70%, permettendo ai nostri lavoratori di non dover scegliere tra lavoro e famiglia. Leggendo il report di ALIS, ho trovato affascinanti i risultati apportati nel 2022, con un abbattimento di oltre 5,5 milioni di tonnellate di Co2: abbiamo delle best practices che ci permettono di centrare gli obiettivi. Il resto potrebbe farlo un aumento degli incentivi, come richiesto anche dal presidente Grimaldi, ad esempio, con il ‘Bonus Mare’, una richiesta che noi riconfermiamo al Governo”.