Luigi D’Auria intervistato all’evento ALIS “Un caffè a Villa Borghese”
Ospitati nell’incantevole cornice di Piazza di Siena, all’interno del parco di Villa Borghese a Roma, si è svolto martedì 21 l’evento ideato e organizzato da ALIS, “Un caffè a Villa Borghese”. Un luogo d’incontro, di dialogo e di confronto tra imprese, stakheolder e soprattutto Istituzioni del nostro Paese per discutere di Logistica e molto altro. Tra i protagonisti dell’evento anche Trans Italia con il suo Amministratore delegato, Luigi D’Auria.
Dagli attuali scenari geopolitici come il conflitto in Ucraina alle proposte di riforme interne al Governo, sono tanti gli argomenti d’attualità con cui i giornalisti Bruno Vespa, Monica Maggioni, Nicola Porro e Andrea Cicini hanno animato la giornata intervistando tra gli altri il Vicepremier e Ministro per gli affari esteri Antonio Tajani, il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, il Viceministro al MASE Vannia Gava, il Viceministro al MIT Edoardo Rixi, il Sottosegretario al MIT Tullio Ferrante e il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon. Non ultimo il tema degli ESG, termine ormai entrato nell’uso comune e parametro fondamentale per ogni tipologia d’impresa.
Le parole del presidente di ALIS, Guido Grimaldi
“Sono convinto che nell’incontro di oggi emergeranno numerose riflessioni riferite alla transizione ecologica, che auspichiamo sia sempre più concreta e meno ideologica – ha esordito Grimaldi, presidente di ALIS nonché del Grimaldi Group – ALIS si impegna da sempre in questo senso e negli anni è cresciuta molto, fino a contare oggi oltre 2300 imprese e realtà di trasporto, logistica e servizi alle imprese 82 miliardi di euro di fatturato aggregato 261.000 lavoratori.
Ogni giorno, infatti, con i nostri imprenditori e i nostri lavoratori operiamo per evidenziare la strategicità del settore logistico, in cui lavorano oltre 6 milioni di
persone in Europa di cui 1,16 solo in Italia e per offrire servizi di trasporto, logistica, digitalizzazione, consulenza e formazione efficienti e sostenibili sotto il profilo ambientale, economico e sociale. ALIS punta allo sviluppo dell’intermodalità, per la quale occorrono maggiori incentivi pubblici ed auspichiamo pertanto, come più volte ribadito, l’aumento della dotazione finanziaria per Sea Modal Shift e Ferrobonus a 100 milioni di euro annui”.
L’intervento dell’AD di Trans Italia, Luigi D’Auria, intervistato da Monica Maggioni
“Il nostro gruppo, nato nell’84 in provincia di Salerno, ha investito sin dall’inizio sull’intermodalità marittima e ferroviaria, mantenendo sempre il nostro focus su una politica di sostenibilità economica, ambientale e sociale – ha affermato l’AD di Trans Italia, Luigi D’Auria durante “Un caffè a Villa Borghese” – Dal 1997, grazie a partnership con armatori lungimiranti, abbiamo lanciato le Autostrade del Mare, oggi sono delle best practices italiane che ci vengono invidiate da tutta Europa. Da qui abbiamo investito in veicoli eco-friendly, ad LNG ad esempio, e nell’intermodalità ferroviaria per collegare quei paesi che non è possibile raggiungere con l’intermodalità marittima. Abbiamo investito sulla formazione del personale e nell’uso massivo dell’intermodalità che ha permesso al nostro personale di percorrere rotte più brevi e quindi tornare prima a casa dalle loro famiglie e non far scegliere loro tra affetti e lavoro. Oggi parliamo di gigantismo navale, con degli investimenti importanti, raddoppiando le capacità delle navi, da 250 a 500 veicoli, però quando arriviamo all’interno dei porti dobbiamo affrontare notevoli strozzature. Penso ai fondali troppo bassi, senza spazio, nessuna area di retroportualità e interporti vicini al collasso. In più mancano collegamenti tra porti ed interporti. Tutto questo porta ad altre criticità. Penso alla mancanza di digitalizzazione, dove porti ed interporti non sono connessi. Manca una piattaforma che possa essere messa al servizio degli operatori. Sulla semplificazione vi do un numero: per sbloccare le merci in un porto occorrono, in Italia, ben 177 adempimenti amministrativi rispetto ad una media europea di 80. Ciò comporta lunghezze dei tempi e scarsa competitività, valutata nell’11% rispetto all’Europa. Gli ultimi dati forniti dalla Banca Mondiale vedono l’Italia al 19esimo posto in Europa, mentre Paesi come Germania, Francia ed Olanda viaggiano nelle prime posizioni. Le imprese italiane viaggiano a velocità diversa rispetto agli investimenti statali. L’auspicio è che i fondi del PNRR possano essere focalizzati in pochi ma significativi punti sulla Logistica italiana”.