Da Alis a PNRR e porto di Salerno, l’analisi di Luigi D’Auria di Trans Italia
Da un evento di portata nazionale ed internazionale come la tre giorni di Alis, tenutasi dall’1 al 3 luglio scorsi a Sorrento, non potevano non emergere dati. Tanti dati, sulla situazione della Logistica e dei Trasporti, sull’impegno del Governo nell’affrontare le criticità del Paese, numeri sul reale interesse dell’imprenditoria nell’investire nel green e nei motori di nuova generazione, al fine di creare, per davvero, quella che per Trans Italia è un sogno: una mobilità sostenibile.
È Luigi D’Auria, general manager di Trans Italia a fare una panoramica di quello che è emerso da una tre giorni che si conferma come l’evento dell’anno per la categoria.
Qual è stato il bilancio di un evento come “La tre giorni di Alis?
Sicuramente positivo. Tre giorni di dibattiti, incontri ed interventi di altissimo profilo e durante i quali il cluster Alis ha avuto modo di mostrare e far toccare con mano alla politica il ruolo nevralgico costituito dal settore del “trasporto e della logistica” e focalizzare l’attenzione sulle criticità presenti ma ancor più su quelli che possono essere i fattori che consentirebbero un maggiore rilancio e crescita basati su politiche di green e blue economy.
Parlando di risultati, come è stato questo 2020 per Trans Italia?
Come “CEO” dell’azienda sono fiero del lavoro svolto in un anno come il 2020 che nonostante sia stato reso difficile dagli effetti della pandemia abbiamo avuto il segno “+” in termini di fatturato, spedizioni effettuate, emissioni ridotte in atmosfera, apertura di nuove filiali, capitale umano impiegato. Siamo stati chiamati ad accelerare i processi di digitalizzazione, a lavorare e relazionarci in modo diverso e ci siamo fatti trovare pronti.
Anche sotto il profilo delle spedizioni la scelta dell’intermodalità, che consente il coinvolgimento di pochi uomini e dei soli mezzi non accompagnati, in stretta correlazione con gli strumenti di digitalizzazione di bordo dei veicoli si è rivelata ancora una volta vincente per la continuità del servizio e la contestuale tutela del capitale umano in forza.
A completare il bilancio di un anno dai sentimenti contrastanti, tra obiettivi raggiunti, successi e i tanti mesi di sacrificio il riconoscimento del Premio Industria Felix come “Impresa competitiva, affidabile e sostenibile”. Un premio che arriva dopo un anno intenso e che testimonia la giusta direzione dell’azienda su tematiche come ambiente, sociale e governance. La giusta direzione verso il futuro.
Cosa ci si deve aspettare per la seconda metà del 2021, sia in termini di traffici che di protezione dal Covid?
Il settore del trasporto e della logistica non si è mai fermato, tanto da essere riconosciuto fondamentale per il mantenimento della continuità socio-economica del Paese. Pertanto relativamente ai traffici, soprattutto intermodali non accompagnati, prevediamo che gli stessi restino costanti se non in aumento. Quanto all’aspetto “protezione” la campagna vaccinale, che ha visto come settori prioritari proprio quello del trasporto e la logistica in virtù del riconoscimento del ruolo nevralgico avuto, dovrebbe dare gli effetti sperati. Anche se sarà necessario mantenere alta la guardia e tenere attive tutte le precauzioni dettate dagli esperti.
Il Governo ha varato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Cosa cambia da oggi per Trans Italia e per le infrastrutture italiane?
Il PNRR, toccato sotto diverse sfaccettature anche durante la convention di Alis, offre all’Italia un’occasione unica di rilancio. Un modo per riparare i danni economici e sociali dettati dalla crisi pandemica. Ed ecco che in questo percorso di transizione energetica, ambientale e digitale, fondamentale per il trasporto e la logistica, lo stanziamento di 30 miliardi di euro per l’ammodernamento e ampliamento della rete ferroviaria, dei porti e retroporti e della rete stradale costituiscono un tassello fondamentale per una mobilità sempre più sostenibile. Inoltre, dall’analisi del piano si evince come il 27% delle risorse stanziate con lo stesso verte in digitalizzazione, il 40% in cambiamento climatico e il 10 % in coesione sociale.
In sintesi quindi, se come Paese Italia saremo bravi ad utilizzare al meglio le risorse stanziate in ogni ambito saremo in grado di poter intercettare nuovi flussi di traffico. Realizzarli poi in tempistiche ridotte, in maggiore sicurezza, totalmente digitalizzati e con l’obiettivo di raggiungere una mobilità a zero emissioni. Politiche che chi come Trans Italia, che da sempre è pioniera nell’utilizzo dell’intermodalità/multimodalità, ha sempre portato e porterà avanti nel corso degli anni.
Trans Italia ha, per ovvie ragioni logistiche e di appartenenza territoriale, un rapporto particolare con Salerno e il suo porto. Qual è la situazione delle infrastrutture salernitane?
Il PNRR ha destinato 4 miliardi di Euro per il rinnovamento dei porti italiani per la trasformazione green e l’efficientamento complessivo. E’ una cifra importante e mai vista prima. E’ importante che tali risorse vengano sfruttate al meglio per efficientare a 360 gradi tutti i porti italiani. Quanto al porto di Salerno, abbiamo seguito per circa un anno, le due draghe che, 24 ore su 24, hanno rimosso qualcosa come 3 milioni di metri cubi di fondale. Si è portato il porto per tutti i suoi moli ad ospitare navi con un pescaggio più grande. Ora le draghe non ci sono più, e si sta procedendo all’allungamento del molo di sopraflutto con l’affondamento di cassoni cellulari. Successivamente all’accorciamento del molo di sottoflutto, in modo tale da avere una bocca d’ingresso più ampia, e quindi navi più grandi.
Migliorie che permetterebbero di aumentare i traffici per e dal porto salernitano?
Certo. Navi più grandi vuol dire anche incremento del numero di tonnellate movimentate che non posso che incrementare il ruolo nevralgico costituito dal porto. Da Salerno vi sono importanti flussi di traffico diretti dal Sud Italia verso la penisola Iberica, le isole e il nord Africa. Siamo molto variegati sotto il profilo delle tipologie di merci trasportate. Serviamo clienti che operano in diversi settori di attività e nessuno ricopre oltre il 5% del nostro fatturato. Questo è uno dei nostri punti di forza e dinamicità.