D’Auria (Trans Italia): "Grazie a noi il Paese è rimasto unito anche durante la pandemia"

Mentre l’Italia cerca lentamente di ripartire dopo una disastrosa emergenza sanitaria che ci ha costretti a rimanere chiusi in casa per mesi, c’è un intero settore, al pari di quello sanitario, che non ha smesso mai di garantire i propri servizi. È Luigi D’Auria, General Manager di Trans Italia, a ripercorrere, è il caso di dirlo, la lunga e difficile strada che ha portato un’azienda leader nel campo Trasporti e Logistica come Trans Italia, percorsa attraverso questo complicato periodo, dopo un 2019 costellato di successi. Un tragitto che ha visto confermare la solidità di un’azienda salernitana di nascita ma che quotidianamente attraversa l’intero globo tra mille sfide, e che fa del suo reparto di Innovazione e Tecnologia il fiore all’occhiello, in vista di un mondo sempre più green ed ecosostenibile.

Luigi D'Auria, General Manager Trans Italia

Questo 2020 è stato finora segnato dalla pandemia da Covid-19. Il settore della logistica e dei trasporti non si è mai fermato e ha dimostrato di saper rispondere alle esigenze della popolazione, seppur in un momento difficile per il Paese. Come ha vissuto il settore dei trasporti questo periodo?

La nostra azienda, per tutto il periodo della fase emergenziale, non ha mai interrotto i suoi servizi di trasporto, sia terrestri che intermodali, marittimi o ferroviari, per tutta Europa. I nostri collaboratori hanno dovuto affrontare mille difficoltà tra disservizi autostradali e disinformazione, ponendosi in prima linea per servire il nostro Paese. Trans Italia ha posto in essere ogni iniziativa a supporto dei nostri collaboratori, con forniture di kit di protezione, un’informazione capillare e minuziosa, sempre con il fine di ridurre al minimo i rischi di contagio. Inoltre abbiamo attivato una polizza assistenziale in caso in cui qualche nostro collaboratore avesse contratto il virus.

Una criticità come il coronavirus ha dapprima messo in difficoltà il settore dei trasporti, per poi rafforzarlo. Vale soprattutto per chi, come Trans Italia, punta sulla digitalizzazione dei trasporti. Come si può accelerare questo processo e quali potrebbero essere i supporti del governo su questo fronte?

Oggi la digitalizzazione è un progetto fondamentale per lo sviluppo di ogni attività produttiva del Paese. Il volano di accelerazione è sicuramente la presenza di fondi dedicati, che dovrebbero essere accompagnati da una normativa che stravolga il sistema burocratico in vigore. Soltanto con il connubio di queste due misure si potrà arrivare a risultati accettabili. Diventa in ogni caso un percorso imprescindibile per la crescita del Paese e per lo sviluppo del sistema economico.

Anche Trans Italia ha dovuto riorganizzare uffici, presenze a lavoro, ingressi in azienda e procedure di sicurezza a causa del coronavirus. Come ha vissuto l'azienda questo periodo?

L’azienda, essendo molto sensibile su tematiche come la digitalizzazione e l’informatizzazione, ampiamente sviluppata grazie ad un avviato dipartimento IT (Innovation and technologies), ha messo in atto proprio durante la pandemia, l’attività di smart working con risultati davvero eccellenti. Siamo riusciti a posizionare il 90% del nostro personale in smart working, in maniera alquanto immediata. Ritengo di essere molto orgoglioso per il grande gioco di squadra avvenuto con tutto il nostro team. Solo con questo connubio i risultati sono stati eccellenti, sia sotto l’aspetto economico che della riduzione del rischio contagio all’interno dell’azienda. Soprattutto siamo soddisfatti in quanto non abbiamo perso né in efficienza né in produttività, non essendoci mai fermati durante il periodo di pandemia.

Diverse aziende del settore della logistica e dei trasporti hanno lamentato una scarsa attenzione da parte del governo verso tale settore. Cosa si sarebbe potuto fare di più?

Certamente il settore meritava maggiore rispetto. Grazie al trasporto il Paese è riuscito a rimanere connesso e a garantire a tutta la collettività beni di prima necessità e di consumo. Ad oggi il settore ha ricevuto una marginale attenzione senza aver avuto a disposizione risorse economiche specifiche conseguenti all'emergenza. E' normale essere un po' delusi dalla mancanza di interventi specifici. Il governo però ha compreso il grande ruolo del mondo della logistica e dei trasporti, settore strategico per lo sviluppo e la crescita di un Paese come l’Italia, penalizzata dalla morfologia del territorio e la lontananza dai mercati di riferimento. Interventi come una decontribuzione del costo del lavoro, soprattutto per quelle imprese che non hanno aderito agli ammortizzatori sociali, l’istituzione di termine legale di pagamento per le spese di trasporto, un maggiore supporto al credito soprattutto per le aziende della logistica e del trasporto e l’erogazione di un tributo a fondo perduto per il settore dei trasporti sarebbero stati molto ben visti. E' vero che le aziende non si sono mai fermate e hanno continuato ad esprimere e ad offrire i loro servizi, ma abbiamo avuto anche molti costi indiretti, tutti rimasti a nostro carico.

Trans Italia conta ad oggi circa 400 dipendenti, tutti a tempo indeterminato, ed un fatturato in costante crescita. Quali sono le sfide future a cui sarà chiamata l'azienda?

Continuare ad investire su politiche green e in particolare intercettare tutte quelle partnership con operatori del calibro del gruppo Grimaldi: queste le chiavi del successo dell’azienda. Le sfide del futuro saranno dettate dalla capacità di leggere in anticipo i cambiamenti di un mercato sempre più globale e dinamico e la ricerca di efficienze ed innovazione. I consumatori sono sempre più esigenti e rapidi nelle loro scelte per soddisfare i loro bisogni. Dovremo essere più flessibili e capaci di adottare politiche efficienti ed ecosostenibili. Con questi fondamentali ritengo che Trans Italia sicuramente potrà avere una visione di crescita e continuare a conquistare quote di mercato anche nel futuro.

Trans Italia ha sempre avuto un rapporto di grande rispetto con l'ambiente, puntando su innovazione ed ecosostenibilità. Obiettivo di questo nuovo anno è l’implementazione di nuovi veicoli elettrici e ad idrogeno, con la chiara intenzione di guardare ad obiettivi futuri come quello ambizioso del  trasporto ad emissione zero. Quali sono gli altri progetti su questo ambito?

La nostra cultura d’impresa è stata sempre quella di innovazione di una visione di diversificazione. Da oltre 25 anni abbiamo attivato modalità intermodali, short sea e ferroviarie. Veniamo da un’esperienza proficua dell’utilizzo di veicoli all’LNG (gas naturale), e seguiamo con attenzione e sensibilità lo sviluppo delle nuove commodity come elettrico e idrogeno. Il nostro programma di sviluppo per i prossimi 3 anni prevede l’obiettivo di costituire una flotta terrestre che utilizzi combustibili alternativi al diesel. In questo modo per raggiungere un unico trasporto green ad impatto ambientale pari a zero.

In riferimento al settore rail, quale tipo di futuro si intravede per lo sviluppo dell’intermodalità ferroviaria? Pur essendo in secondo piano per scelte aziendali rispetto all’intermodalità marittima, potrebbe essere un vettore interessato da maggiore sviluppo in quanto legato a movimenti di prossimità.

Il trasporto ferroviario in Italia è da sempre stato penalizzato dalle barriere naturali del nostro territorio, enfatizzato da residuari investimenti infrastrutturali messi in campo dal nostro Paese. Negli ultimi anni il processo d’investimenti e d’ampliamento delle infrastrutture e della rete ha fatto recuperare parte del gap negativo. La strada è ancora lunga. La nostra missione, soprattutto la nostra ambizione, è di sviluppare una maggiore simbiosi di multimodalità ovvero l’utilizzo di diverse modalità intermodali, quindi mare più ferrovia, durante un ciclo di trasporto tramite l’utilizzo di Trailer P400. Giusto per rendere un’idea, oggi siamo in grado di gestire flussi dal Nord Europa fino a Venezia, via rail, per poi utilizzare la modalità marittima per destinazione come la Sicilia, Sud Italia, Grecia e paesi dell’Est utilizzando una triplice modalità: strada, treno, nave. In questa ottica pensiamo che questa interazione sarà una strategia di maggior sviluppo della nostra azienda.

Il concetto di intermodalità, il coinvolgimento di pochi uomini e dei soli mezzi non accompagnati, è diventato ancora più importante in questo ultimo periodo. Come è possibile implementare il ricorso all’intermodalità e cosa occorre dal punto di vista infrastrutturale? Magari servirebbe anche un adeguamento del sistema normativo per un suo migliore utilizzo? Quali potrebbero essere delle proposte adeguate?

Servirebbe sicuramente un’armonizzazione della normativa vigente, dove ancora vi sono delle difformità tra la normativa italiana e quella europea. Se consideriamo che l’intermodalità è l’anello di congiunzione di mercati internazionali, abbiamo bisogno che nella stessa misura ci sia una normativa che sia applicata in modo univoco dai diversi stati membri. Prima si risolverà questa criticità, anche grazie ad una regia europea e non con autonomie domestiche, prima ci sarà uno sviluppo ferroviario e della multimodalità. Circa le infrastrutture invece sarebbe necessario un vero e proprio piano della logistica per il Paese Italia volto ad individuare una strategia di investimenti mirati su porti ed interporti italiani al fine di incentivarne la produttività, avviare il processo di digitalizzazione ed implementarne gli spazi. A tal fine  l’individuazione di aree/porti/interporti strategici dove poter investire in infrastrutture che consentano la realizzazione della multimodalità ossia la combinazione delle modalità strada-mare-ferro (quindi la piena integrazione di tutte le modalità di trasporto su una medesima direttrice di traffico) sono da intendersi come prospettiva prioritaria in chiave dell’immediato futuro.

 


Trans Italia, ambiente e innovazione le sfide vinte del 2019

È stato un 2019 pieno di successi e di nuove sfide accettate e vinte per Trans Italia. Di nuove ce ne saranno, soprattutto dopo un periodo così buio che ha visto l’azienda costretta a rimodulare tanti aspetti. Sfide che han visto un fatturato in costante crescita, arrivato a raggiungere i 160 milioni d’euro complessivi, mettendo su strada una flotta altamente moderna e competitiva di 2.500 unità, tra cui i nuovissimi modelli IVECO S-Way, alimentati a LNG (gas naturale liquefatto).

Nuove Business Units

Anche nel 2019 Trans Italia ha allargato i suoi orizzonti, costruendo nuove business units a Piombino fino ad arrivare a Bolzano e Bonn, in Germania. Sedi che vanno ad aggiungersi alle 14 già presenti su tutto il territorio nazionale più le 8 situate all’estero. E proprio l’Oltralpe si conferma una tappa fondamentale del percorso aziendale.

Trans Italia è stata presente ad ogni fiera di settore, tra cui la Transport Logistic di Monaco di Baviera, una delle fiere più importanti a livello mondiale del settore, indispensabile per implementare le conoscenze tecniche e incrementare i servizi anche al di fuori dell’Italia.

Il tutto grazie anche all’aiuto di una famiglia che conta ad oggi ben 400 dipendenti, tutti a tempo indeterminato, senza contare l’enorme indotto prodotto e che rende orgoglioso ogni singolo membro di questa grande comunità.

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Il bilancio del 2019

Arriviamo ai numeri di questo 2019 relativi alle attività di Trans Italia: oltre 129.000 le spedizioni on the road effettuate. Quasi il doppio rispetto a due anni prima: nel 2017, la mole di spedizioni raggiunse la ragguardevole cifra delle 88.000.

Sono 26.000.000 invece i milioni di chilometri macinati, tutti rigorosamente con mezzi Euro 6 e LNG, tecnologie che han permesso un risparmio in termini di CO2 del 15% senza contare i benefici della diminuzione dell’inquinamento acustico.

Fondamentali anche le spedizioni le spedizioni short-sea, ben 74.400 effettuate all’interno dell’area del Mediterraneo, con un risparmio in termini di emissioni di CO2 di ben 40.351 tonnellate. Un anno marcato anche dal primo trasporto intermodale verso Barcellona con l’utilizzo dell’e-cmr (lettera di vettura stradale elettronica) effettuato in collaborazione con la Grimaldi Group. Una sinergia partita nel 1995 e che in 24 anni ha consentito di raggiungere numerosi obiettivi e che tanti altri se ne prefissa annualmente. Infine, il trasporto su strada ferrata, con ben 8.160 spedizioni che nel 2019 ha prodotto un risparmio di 6.100 tonnellate di CO2.

 

 

 

Il rinnovato rapporto con l’ambiente

Ed è proprio l’ambiente uno dei maggior clienti di Trans Italia, grazie al sempre maggior interesse che l’azienda mostra nel campo dell’innovazione e dell’ecosostenibilità. Un settore in costante crescita, con un aumento esponenziale dell’interesse di Trans Italia nei confronti della digitalizzazione. Un esempio sono gli investimenti nei processi di decarbonizzazione tramite i test dell’e-cmr, o con l’uso di innovative app D2D per il personale viaggiante, che permette un risparmio sulle emissioni di CO2 del 10% e un conseguente minor consumo di carta.

Trans Italia, inoltre, partecipa anche al progetto Scrubbers che punta ad una riduzione delle emissioni di zolfo in porto e alla pulizia dei fondali marini dalla piaga della plastica.

La formazione: una costante di Trans Italia

Investimenti non solo su innovazione e nuove tecnologie ma anche sulle persone. Una costante dell’azienda è quella di fornire la massima formazione possibile al proprio personale, sempre capace di affrontare le sfide che gli si presentano quotidianamente grazie ad una preparazione al di sopra della media. Qualità e sicurezza delle spedizioni e tutela della salute delle persone gli obiettivi principali di tali processi formativi, al fine di dare qualità quanto affidabilità e credibilità all’intera azienda.

Una sensibilità che Trans Italia ha non solo verso i propri clienti e dipendenti ma anche verso l’intera comunità. Un sostegno concreto anche alla formazione sul primo soccorso grazie alla distribuzione di unità di defibrillazione alle aziende del distretto industriale di appartenenza.

Gli obiettivi per il 2020

Insomma, un bilancio finale di tutto rilievo, ma che non diventa assolutamente un punto d’arrivo, ma una piattaforma di rilancio per un 2020 che già ha palesato tutte le sue sfide. Un anno che Trans Italia sta affrontando sempre con le sue caratteristiche peculiari: trasparenza, flessibilità, problem solving, formazione continua e sostenibilità ambientale.

Obiettivo di questo nuovo anno è l’implementazione di nuovi veicoli elettrici e ad idrogeno, con la chiara intenzione di guardare ad obiettivi futuri come quello ambizioso del  trasporto ad emissione zero.

Trans Italia continua a crescere. E non vuole fermarsi.


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Nelle difficoltà si trova la forza di andare avanti: "per aspera ad astra"

È nelle difficoltà che si vedono le eccellenze e si trova la forza di combattere le nuove sfide. Un motto che Trans Italia ha fatto proprio. Il coronavirus da mesi ci impone di modificare i nostri atteggiamenti e stili di vita, di cambiare il modo di vedere le cose e di lavorare, declinando tutto su una necessità di maggiore sicurezza per se stessi e per gli altri. Soprattutto in settori che non si sono mai fermati, nemmeno nelle settimane più difficili della pandemia da Covid-19.

Trans Italia ha garantito sempre la circolazione delle merci, in particolare dei beni di prima necessità, consentendo alle persone di trovare sempre tutto ciò che è indispensabile per vivere, prodotti nei supermercati ed ogni materiale fondamentale.

La nuova sfida dei trasporti

L'intero settore dei trasporti, come ogni altro, ha vissuto molte criticità ed ha attraversato una fase di profonda trasformazione.

Tuttavia, è attraverso le difficoltà che si arriva ad ottenere grandi risultati, come ci ricorda Seneca (la frase in latino è "Per aspera ad astra"). Seppur indebolito in questo momento, il settore dei trasporti è riuscito a mettere in atto miglioramenti e modifiche strutturali ed organizzative che, in prospettiva, renderanno più forte l'intero comparto.

Seneca era ben consapevole di come le difficoltà fossero in grado di forgiare il carattere di un essere umano. Tale principio ha validità universale. I diamanti si formano nelle viscere della Terra, sottoposti a pressioni inimmaginabili. Le specie animali sopravvivono adattandosi alle difficoltà del loro habitat. Le fibre muscolari crescono solo grazie a micro-lacerazioni. Allo stesso modo, una criticità come il coronavirus ha dapprima messo in difficoltà il settore dei trasporti, per poi rafforzarlo.

La digitalizzazione dei trasporti

Un esempio su tutti è la digitalizzazione. Durante l'emergenza, ogni azienda e persona ha compreso quanto sia fondamentale accelerare il progresso su tale fronte. È assolutamente indispensabile ottimizzare tutti i processi produttivi, garantendo maggiore precisione, tempistiche ridotte e tutela del personale. Una scelta che Trans Italia ha già fatto da tempo, riuscendo ad anticipare i tempi e a non farsi trovare impreparata in questo periodo.

Migliorare se stessi

Uno spirito laborioso, che cerca di migliorare se stesso e di anticipare le situazioni di criticità che ricorda il lavoro di una formica. Tutti noi ricordiamo "La cicala e la formica", favola famosissima scritta da Esopo e arrivata a noi grazie a Jean de La Fontaine. La morale della favola ci insegna che se si vuole arrivare preparati ad affrontare i momenti difficili, è necessario prima impegnarsi. Un insegnamento che Trans Italia ha sempre fatto proprio.


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Fase 2 del coronavirus: Trans Italia, le nuove regole in ufficio per la sicurezza dei lavoratori

Distanze tra le scrivanie, percorsi tracciati prestabiliti per evitare di incontrarsi, schermi di plexigass per proteggersi ed entrate contingentate. Un modo nuovo per affrontare la socialità in ufficio è la novità imposta dalla fase 2 del coronavirus, nell'attesa dell’agognato vaccino. L'azienda Trans Italia, in tempi rapidissimi, ha ritoccato modalità lavorative, organizzazione degli uffici ed accessi per tutelare i propri dipendenti all'interno dello stabilimento di Fisciano.

Fase 2 del coronavirus, le nuove regole negli uffici di Trans Italia

Dal controllo della temperatura corporea all'utilizzo obbligatorio delle mascherine, dalla ricollocazione delle scrivanie agli schermi divisori, tutto è stato pensato per garantire la sicurezza e la salute di tutti in ufficio, basandosi sulle indicazioni di Governo e Regione, ma anche sulle regole del buon senso.

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Controlli all’ingresso dell’azienda

Come imposto dal Governo, il personale, prima di entrare nella sede di lavoro può essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se questa risulta superiore ai 37,5°, non è consentito l’accesso. Dovrà contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.

Il personale, e chiunque intenda fare ingresso in azienda, non può accedere se negli ultimi 14 giorni ha avuto contatti con soggetti risultati positivi al Covid-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell'Oms.

Modalità di accesso di fornitori esterni e visitatori

Al fine di ridurre le possibilità di contatto con il personale, l’accesso di fornitori esterni è regolato attraverso l’individuazione di procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite.

Laddove possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro.

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Igiene in azienda

Pulizia e sanificazione

L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. Nel caso di presenza di una persona con Covid-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dell’area secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute e alla ventilazione dei locali.

Viene garantita la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touchmouse, con adeguati detergenti, sia negli uffici, che nei reparti produttivi.

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Precauzioni igieniche personali

È obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani. L’azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani e raccomanda la frequente pulizia delle stesse con acqua e sapone. I detergenti sono accessibili a tutti i lavoratori.

Dispositivi di protezione individuale

È obbligatorio l'uso delle mascherine. L'area di lavoro all'interno dello stabilimento di Fisciano è considerata come luogo comune. Le scrivanie sono state distanziate tra loro di almeno due metri, con pannelli divisori in plexiglass.

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Gli obblighi

L’azienda Trans Italia comunica a tutti i lavoratori, e a chiunque entri in azienda, su disposizioni delle Autorità, le seguenti regole:

  • L'obbligo di restare a casa con febbre oltre 37.5. In presenza di febbre (oltre i 37.5) o altri sintomi influenzali vi è l’obbligo di rimanere al proprio domicilio e di chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria.
  • L’accettazione di non poter entrare o permanere in azienda, e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo: sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.
  • L’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda. In particolare: mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene.
  • L'impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l'espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti.

La logistica 4.0 ai tempi del Covid-19

Il coronavirus ha profondamente cambiato la nostra quotidianità, modificando abitudini, stili di vita e toccando anche ogni aspetto lavorativo. Il governo ha scelto, a partire dal mese di marzo, di stabilire precise regole per gli spostamenti, i controlli sanitari e il distanziamento sociale.

Un settore come la logistica, ovviamente, non poteva rimanere immune a questi profondi cambiamenti. I trasporti sono andati avanti, consentendo alle persone di trovare sempre merci necessarie per vivere, prodotti nei supermercati ed ogni materiale fondamentale.

Trans Italia: spostamenti, logistica e trasporti in epoca di coronavirus

Pur dovendo convivere con gli obblighi imposti dal Covid-19 e dal governo, il buon senso e la programmazione hanno consentito a qualche azienda di non farsi trovare impreparata di fronte all'emergenza.

Trans Italia da tempo applica strumenti, regole e controlli che consentono riduzioni delle emissioni di Co2, soluzioni tecnologicamente avanzate per i trasporti e il carico/scarico merci, controlli sanitari sul personale.

I controlli sull’aria

Mesi fa, la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ha annunciato che tracce di rna di SARS-Cov-2 erano state ritrovate sul particolato (PM), le polveri sottili. Le prime evidenze relative alla presenza del coronavirus sul particolato provenivano da analisi eseguite su 34 campioni di PM10 in aria ambiente di siti industriali della provincia di Bergamo.

Di contro, Trans Italia, grazie all’utilizzo di mezzi alimentati ad LNG che consentono:

  • Riduzione delle emissioni di Co2 di circa il 15% fino al 95% con l'utilizzo di biometano
  • Miglioramento della qualità dell'aria, eliminando quasi del tutto gli inquinanti atmosferici (-70% di NOx, -99% di PM, -90% di Nmhc)

e all’intermodalità, che nel solo 2019 applicata ai nostri trasporti ha portato alla riduzione di 82.560 ton di Co2, stiamo fornendo un grande impatto nella riduzione della trasmissione del virus.

I controlli sanitari

Per prevenire il rischio di contagio da Covid-19, i vari governi hanno imposto controlli sanitari ai confini degli Stati, applicazione di periodi di quarantena preventiva all’ingresso in un altro Stato, esigenza di ridurre le trasferte del personale viaggiante, soprattutto sulle tratte internazionali.

Trans Italia, grazie all’esperienza trentennale nell’intermodalità, durante l’emergenza sanitaria ha garantito e sta garantendo, come di consueto, la movimentazione di grandi quantità di merce su lunghe distanze, applicando, ove possibile, anche la multi modalità strada-mare-ferro. In questo modo, è possibile limitare l'utilizzo del personale, facilmente controllabile dal punto di vista sanitario.

Distanziamento sociale e spostamenti

Il Covid-19 ha imposto nuove regole sul distanziamento sociale, facendo nascere nuove esigenze. Tra queste, la necessità di evitare lo scambio di documenti, di evitare gli assembramenti nelle aree di accettazione e di carico/scarico.

Grazie agli investimenti in digitalizzazione da parte di Trans Italia, tutti gli applicativi aziendali sono aperti al dialogo con sistemi esterni e quindi possono favorire la comunicazione a distanza dell’arrivo presso il luogo di carico, la prenotazione dell’orario di carico, la ricezione a distanza della documentazione di carico e persino la raccolta della firma di avvenuta ricezione delle merci limitando così la presenza del personale e alle sole attività necessarie di carico e scarico delle merci per lo stretto tempo necessario.

In materia però si richiama un intervento del governo affinché venga riconosciuta la documentazione in formato digitale «e-cmr» e pertanto tutti gli organi della filiera si adeguino al suo utilizzo.

Inoltre, è auspicabile l’implementazione di soluzioni tecnologicamente avanzate per la digitalizzazione dei processi e delle procedure documentali in una logica di interoperabilità, di concerto con i retro-porti/terminal, e una riorganizzazione logistica e potenziamento infrastrutturale delle aree di pre-imbarco.

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Green economy e digitalizzazione: le innovazioni introdotte da Trans Italia nel settore della logistica

La tecnologia corre veloce. Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad uno stravolgimento senza precedenti del mondo come lo conoscevamo. Hanno contribuito al cambiamento, in particolare, l’innovazione tecnologica, la globalizzazione, il cambiamento climatico e l’attenzione verso la sostenibilità e la preservazione del Pianeta Terra.

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Anche il settore della logistica e dei trasporti è profondamente cambiato, dovendosi dotare di nuovi sistemi informatici e tecnologici per non farsi trovare impreparato di fronte alle nuove sfide del futuro.

L'innovazione tecnologica e la green economy

In prima linea sul piano dell'innovazione tecnologica, Trans Italia da quasi un decennio sta introducendo sistemi all'avanguardia per digitalizzare il settore della logistica e promuovere un nuovo stile di lavoro che rispetti maggiormente l'ambiente.

Nel dettaglio, ecco cosa ha fatto Trans Italia per la "green economy" e la digitalizzazione:

  • 2012: abbiamo introdotto all'interno dell'azienda la scansione ottica ad alta risoluzione di tutta la documentazione di trasporto
  • 2015: abbiamo creato una piattaforma B2B che permette a tutti i clienti, mediante autenticazione con username e password, la consultazione e il download della documentazione e delle fatture relative ai trasporti effettuati
  • 2017: abbiamo improntato e seguito l'iter di approvazione dell'E-Cmr con il cluster di Alis e realizzato, nel 2018, il primo trasporto Spagna-Italia mediante utilizzo dell'E-Cmr.
  • 2018: abbiamo introdotto l'uso dell'app da parte del personale viaggiante per monitorare ed ottenere feedback in tempo reale circa gli esiti delle spedizioni
  • 2019: completamento della formazione del personale ed utilizzo al 100% degli applicativi. Contestuale predisposizione degli applicativi alla ricezione e trasmissione del dato all'esterno.

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I vantaggi

Quali sono stati i vantaggi portati dalle nuove tecnologie? In sintesi, Trans Italia è riuscita a:

  • ridurre il consumo di carta
  • fornire un feedback tempestivo ai clienti
  • migliorare i processi di lavoro
  • migliorare le performance dei dipendenti

Dal punto di vista dell'ambiente, i miglioramenti sono stati notevoli. Abbiamo stimato che se tutti i clienti utilizzassero i nostri servizi di digitalizzazione verrebbero risparmiate 4,52 tonnellate di Co2 in un anno, ossia l’equivalente di una lampadina accesa per 260 anni.

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Grazie a tutti i dipendenti Trans Italia

La Direzione di Trans Italia srl esprime a tutto il personale dipendente, e in modo particolare al personale viaggiante, la sua infinita gratitudine perché, anche in questa occasione, con professionalità, senso del dovere e responsabilità, è presente ed è in prima linea, consentendo con il proprio lavoro l’approvvigionamento dei beni di prima necessità ed il rifornimento degli ospedali.

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Ringraziando per quanto fatto e ancora tutti i nostri dipendenti continueranno a fare, raccomandiamo a tutti di essere tranquilli poiché, secondo gli scienziati, adottando le precauzioni, di cui ciascuno è stato dotato, non si corrono rischi.

Pertanto:

  • indossiamo mascherina e guanti monouso
  • prestiamo attenzione all'igiene ed al rispetto delle distanze
  • evitiamo gli assembramenti

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Trans Italia, inoltre, consapevole della necessità di tutelare una risorsa così preziosa come il proprio capitale umano, ha stipulato una copertura assicurativa a favore di tutto il personale dipendente che, in caso di infezione da Covid-19, prevede:

  • indennità giornaliera per ciascun giorno di ricovero superiore al 7°
  • indennità di convalescenza
  • assistenza post-ricovero

Quando tutto questo sarà finito, saremo felici di incontrare ciascuno di voi per stringerci in un grande abbraccio quale segno di unione e coesione che ancora una volta la nostra grande famiglia sta dimostrando.

Grazie


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La logistica motore dell'economia italiana, i lavoratori il cuore di un'azienda

La logistica sta facendo la sua parte durante questa emergenza legata al Coronavirus, con grande professionalità, senso del dovere e responsabilità. Evitando, in questo modo, rallentamenti anche nella consegna di prodotti indispensabili ai Servizi sanitari quali farmaci, mascherine, camici e materiali di supporto all'attività medica. E garantendo l'approvvigionamento dei beni di prima necessità a tutta la popolazione.

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La logistica e il coronavirus

Nei momenti di emergenza, come quello in corso, è necessario garantire l'efficienza della rete del trasporto e della logistica su tutto il territorio nazionale. Per questo motivo, il settore della logistica è uno dei più esposti per quanto riguarda l’epidemia da Covid-19, più noto come Coronavirus.

È vitale che le merci continuino a muoversi, soprattutto per approvvigionare una nazione in forte difficoltà. Rifornire i magazzini con beni vitali per la popolazione non fa ovviamente passare in secondo piano la tutela di tutti i lavoratori della filiera logistica.

Oltre ai lavoratori dei magazzini, i più esposti sono gli autotrasportatori, in particolare quelli che si trovano a dover far più tappe per scaricare i loro veicoli. In questi casi è necessario ridurre al minimo le uscite degli autisti dalla cabina, limitando al massimo l’accesso a estranei sul veicolo.

Trans Italia: lavoro agile e misure di prevenzione per il coronavirus

Per questa ragione, Trans Italia srl ha messo in atto ogni misura di tutela del personale dipendente, attivando modalità di lavoro agile (smart working) e promuovendo la turnazione dei lavoratori. Il personale impossibilitato a lavorare in regime di smart working è stato dotato delle prescritte attestazioni di servizio previste dal governo, atte a giustificare gli spostamenti verso le sedi aziendali. Presso le nostre unità locali abbiamo attivato misure restrittive di accesso sia per il personale dipendente che per i visitatori che prevedono:

  • misurazione della temperatura corporea
  • screening sintomatologico
  • autocertificazione circa gli spostamenti effettuati negli ultimi 14 giorni.

 

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La sanificazione degli ambienti di lavoro

Tutti gli ambienti di lavoro dove operano i lavoratori di Trans Italia vengono sanificati ed igienizzati, come prevedono le norme a tutela della salute pubblica emanate a seguito della pandemia da Covid-19.

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La tutela degli autotrasportatori

Tutto il personale viaggiante, munito sin dal primo giorno di emergenza di tutti i Dpi (dispositivi di protezione individuale) supplementari necessari, ha continuato ad esercitare l’attività lavorativa come previsto dal Dpcm del 9 marzo 2020.

L'assicurazione

Ma la direzione di Trans Italia srl non si è fermata qui per la tutela del proprio personale. Consapevole della necessità di salvaguardare una risorsa così preziosa come il proprio capitale umano, l'azienda ha stipulato una copertura assicurativa a favore di tutto il personale dipendente.

Tale assicurazione prevede, in caso di infezione da Covid-19:

  • indennità giornaliera per ciascun giorno di ricovero superiore al 7°
  • indennità di convalescenza
  • assistenza post-ricovero

Un modo per tutelare i dipendenti e per ringraziarli del lavoro che svolgono quotidianamente, anche durante questa drammatica emergenza legata al Coronavirus. Perché se la logistica è il motore dell'economia italiana, i lavoratori sono il cuore di un'azienda.