A Trans Italia l'"Alta Onorificenza di Bilancio" del "Premio Industria Felix - L’Italia che compete e riparte 2020"

Martedì 17 novembre, alle 16.20 circa, Trans Italia riceverà l’”Alta Onorificenza di Bilancio” del Premio Industria Felix – L’Italia che compete e riparte 2020. Un premio di assoluto prestigio di cui l’azienda, lo staff, gli autisti e l’intera famiglia D’Auria vanno profondamente orgogliosi. Un riconoscimento che arriva in un particolare periodo storico, in cui ogni azienda ha un’assoluta necessità di sapere che si sta lavorando bene. A conferma per staff e dirigenti di Trans Italia che si è sulla giusta rotta, percorsa con costanza e dedizione come fatto in questi 36 anni di storia.

Da chi viene assegnato il Premio Industria Felix?

Il Premio Industria Felix è organizzato dal trimestrale di economia e finanza Industria Felix Magazine (supplemento de Il Sole 24 Ore) diretto da Michele Montemurro, in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, Sustainable Development, Associazione culturale Industria Felix, con le media partnership di Ansa e Il Sole 24 Ore. Il lavoro e si basa sull'inchiesta giornalistica realizzata quest’anno insieme a Cerved su 1.068.000 bilanci di società di capitali con sede legale in Italia.

 

Il premio a Trans Italia per la sua affidabilità

La motivazione che ha spinto la commissione tecnica nell’inserire Trans Italia tra le “Top imprese italiane per performance gestionale e affidabilità finanziaria dei settori Trasporti e Logistica” è da ricercare nei risultati ricavati dal lavoro di un particolare e sofisticato algoritmo. Suo il compito di individuare le imprese più virtuose per settore e selezionare un numero ristretto di aziende ritenute solvibili o sicure. Un calcolo analizzato grazie al Cerved Group Score, una valutazione sintetica del merito creditizio delle imprese italiane realizzata da Cerved. Un'analisi ottenuta attraverso una suite di modelli statistici che consentono di stimare per ogni impresa italiana una probabilità di insolvenza.

Una manifestazione inedita

Il 3 novembre scorso e fino al termine dell'evento il 27 novembre, Trans Italia ha iniziato il suo percorso partecipando attivamente, con un proprio stand virtuale, a questo prestigioso evento. Obiettivo quello di mettersi in relazione con le altre eccellenze del Made in Italy. Dall’Agroalimentare all’Ambiente, dalla Moda alla Ristorazione e ovviamente alla Logistica e Trasporti, in cui Trans Italia è da anni leader. Il cuore dell'importante appuntamento è dal 16 al 18 novembre, in cui sarà dato ampio spazio ai dibattiti e agli interventi istituzionali nonché alle premiazioni. La cerimonia sarà online sul sito del Premio Industria Felix, presentata dal giornalista Rai1, Angelo Mellone, e dalla giornalista e conduttrice del Tg1 Maria Soave. All’interno dell’Università Luiss Guido Carli di Roma, sede fisica della cerimonia, vi saranno esclusivamente i presentatori e gli ospiti istituzionali. Le aziende premiate invece saranno in collegamento online tramite piattaforma Zoom.

Il messaggio del direttore di Industria Felix magazine, Michele Montemurro

Da febbraio ad oggi il quadro è profondamente mutato – ha analizzato il particolare momento Michele Montemurro, direttore responsabile del magazine Industria Felix - così come le vostre performance gestionali. Che probabilmente non saranno le stesse del 2018 o del 2019. Nonostante la ripresa prevista dopo l’arrivo del vaccino, i ricavi delle imprese italiane rimarranno nel 2021 circa 10 punti al di sotto rispetto ai livelli pre-Covid. I risultati saranno però fortemente differenziati, con pochi settori che riusciranno ad accrescere il fatturato nel biennio a causa della pandemia".

L’impatto del Covid

Il Covid-19 ha cambiato le nostre abitudini e il nostro modo di comunicare – conclude Montemurro - ci ha imposto di rapportarci con gli altri con l'utilizzo di nuove tecnologie. Anche se fino ad oggi utilizzate con il timore di apparire poco formali e incisivi. Ci siamo accorti che la digitalizzazione in alcune specifiche circostanze aumenta la produttività e abbatte i costi. E noi siamo tra i primi in Europa a lanciare un nuovo paradigma che ci consente di raccogliere le sfide che la fase attuale ci pone dinanzi con grande interesse. Ci siamo rimessi in cammino adattandoci alle esigenze del nostro tempo, perché bisogna ripartire e farlo presto. Ce la faremo se riscopriremo un impegno concreto collettivo e se riusciremo a guardare lontano e ad affrontare debolezze che qualche volta non vogliamo vedere”.

 


E se si fermassero tutti i trasporti, cosa accadrebbe? Ecco lo scenario di ALIS in collaborazione con Trans Italia

Spesso quando facciamo la spesa quotidiana ci limitiamo, come è giusto che sia, ad esaudire ogni nostra necessità. Ma come ci arrivano quei beni su quegli scaffali? Non ci pensiamo mai, eppure se riusciamo a compiere, ogni singolo giorno, quelle miriadi di azioni alle quali siamo abituati, è per merito di un trasporto. Che sia dal produttore al distributore o dal distributore al centro commerciale o al piccolo negozio, gli oggetti non si muovono da soli.

Vien da sé che con questa premessa si intende subito l’importanza strategica fondamentale del settore Logistica e Trasporti, che anche durante questa lunga emergenza coronavirus non si è mai fermato. Guai se lo facesse. Possiamo però provare ad immaginare cosa accadrebbe se quella farina non arrivasse presso il forno, se quei medicinali non arrivassero più in farmacia o negli ospedali, se non arrivassero più i pezzi di ricambio per le nostre auto o per i nostri elettrodomestici.

Lo scenario di Alis: cosa accadrebbe se si fermassero la logistica e i trasporti?

In questo tempo in cui gli scenari di lockdown si susseguono, ci ha pensato ALIS, Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile ad immaginare quello che ci aspetterebbe in caso di blocco dei trasporti. Lo scenario, presentato durante l’ultima edizione dell’evento “La due giorni di Alis – La ripresa per un’Italia in movimento” tenutasi presso l’Hilton Sorrento Palace il 16 e 17 luglio 2020. Ecco i punti salienti:

Giorno 1 - L'inizio

  • Le spedizioni di ogni genere si bloccherebbero: lettere, giornali e pacchi di vario genere non possono essere spediti.
  • Stesso dicasi per i cantieri edili, dove le mancate consegne dei materiali determinerebbero la sospensione dei lavori. È solo l’inizio però.

Giorno 2 - I primi problemi

  • Iniziano i primi problemi relativi alla raccolta e smaltimento dei rifiuti che non possono più essere trasferiti presso i grandi centri di stoccaggio, inceneritori o termovalorizzatori. I rifiuti semplicemente non verrebbero più raccolti, ammucchiandosi per le strade. Le isole ecologiche e i cassonetti si riempiono fino alla chiusura.
  • Stop alla consegna di alimenti freschi come frutta e verdura, né di carne nei negozi. Ci si affida ai preconfezionati già presenti sugli scaffali e, per ora, ai surgelati. I primi a non poter più ricevere le forniture di alimentari sono gli hotel.
  • Tutta la produzione industriale, in mancanza di materie prime, si ferma.
  • Negli ospedali si è costretti ad effettuare solo le prestazioni più urgenti. Non vi sono i medicinali e le forniture necessarie per tutti i casi.

Giorno 3 - Raschiare le scorte

  • Nei negozi di alimentari, dopo soli tre giorni, iniziano a scarseggiare i beni. Si dà fondo alle scorte, ma non per molto.
  • Nel frattempo le stazioni di servizio iniziano ad esaurire le riserve di gasolio, rendendo più complicati i rifornimenti di combustibile per auto private, trasporti pubblici ed autoarticolati.
  • Arrivati a questo punto, i ristoranti sono i primi a decidere per la chiusura.

Giorno 4 - Stop all'informazione e alle stazioni di servizio

  • Il quarto giorno arriva lo stop ai mezzi d’informazione cartacei. La carta, materia prima per la stampa di quotidiani e riviste, non arriva più alle tipografie. I giornali cartacei, a cui siamo ancora legati, cessano di arrivare nelle edicole.
  • Nei negozi di alimentari terminano anche le scorte di surgelati. È la corsa ai rifornimenti a determinare questa lotta per l’approvvigionamento.
  • Le stazioni di servizio, dopo aver raschiato l’ultima goccia di benzina, sono costrette alla chiusura, in assenza di autocisterne che le riforniscano.
  • Va da sé che arrivi anche il blocco della maggior parte dei trasporti pubblico.

Giorno 5 - Inquinamento e blocco totale

  • Il cibo nei supermercati termina così come i capi d’abbigliamento nei negozi.
  • Al quinto giorno le attività produttive sono costrette a smaltire i fanghi di depurazione direttamente nei laghi e nei corsi d’acqua, provocando un’escalation velocissima in termini di inquinamento delle matrici acqua-aria-suolo. L’aria diventa irrespirabile e rende ogni attività impossibile.

In cinque giorni accadrebbe l’impensabile. Una simulazione che rende l’idea e dimostra quanto le attività di logistica e trasporti siano indispensabili per far si che esistano tutte le altre. Un impegno, quello di tenere in vita il Paese, che Trans Italia porta avanti da 36 anni e che oggi, ancor di più, vuole rispettare. Con dedizione, sacrificio e professionalità, seguendo tutte le norme anti-Covid per proteggere personale, autisti e clienti.

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Come Trans Italia garantisce ed ottimizza i trasporti ai tempi del Covid-19:

  • con la mentalità che da sempre caratterizza un lavoro ultratrentennale, fatto di professionalità, trasparenza e innovazione.
  • tramite l’uso della multimodalità Road/Short-Sea/Rail che consente la mobilità delle merci con un ridotto numero di personale e riduce l'emissioni di polveri sottili. Secondo uno studio della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) si è arrivati alla conclusione che tracce di Rna di SARS-Cov-2 sono state ritrovate sul particolato (PM), le polveri sottili. Ed è grazie all'utilizzo di mezzi alimentati ad LNG (metano liquido) e dell'intermodalità - strategia  che nel solo 2019 ha portato alla riduzione di 82.560 ton di Co2 - Trans Italia combatte, giorno dopo giorno, la diffusione del virus eliminando alla radice ogni forma di trasmissione tramite polveri sottili.
  • attraverso un processo preciso e continuo di digitalizzazione delle varie fasi del trasporto, che consente non solo la velocizzazione dello stesso ma anche la riduzione del contatto presso i vari stabilimenti di carico/scarico oltre che presso i vari porti/terminale e le code presso questi ultimi

Come Trans Italia preserva il capitale umano dal contagio:

  • con la formazione e la dotazione del personale al rispetto di tutte le norme anticovid. A partire dalle pratiche più elementari come la misurazione della temperatura corporea e il corretto utilizzo dei DPI (Dispositivi di prevenzione individuale) di seconda categoria forniti in dotazione e riconosciuti dall'Inail e dall'ISS fino alla frequente pulizia dei punti di contatto e la sanificazione dei locali e mezzi aziendali
  • con il continuo monitoraggio del proprio personale, sia in ufficio che in strada, dando prova di non aver mai abbassato la guardia, nemmeno durante la riapertura nella fase 2. Test sierologici, tamponi e un uso sapiente dello smart-working sono e saranno le pratiche che Trans Italia adotterà fino al definitivo termine dell'emergenza. Il vero motore dell'azienda, quello che permette il trasporto di beni, materie prime, generi alimentari e farmaci è il nostro personale, che sia davanti un videoterminale o al posto di guida. Preservare il nostro capitale umano ha la priorità su tutto.
  • con il coinvolgimento e la sensibilizzazione del personale nella stretta attuazione, sia in azienda che nella vita privata di tutte le raccomandazioni volte a prevenire la diffusione del contagio. É sinonimo di responsabilità e serietà il procedere con l'immediata segnalazione di contatti, anche non stretti, con casi di pazienti positivi al fine di una corretta analisi e gestione.

L’impegno di Trans Italia affinché ciò non accada mai 

Trans Italia non si tirerà mai indietro, continuando a lavorare e a dare il proprio contributo, qualunque siano le condizioni, per evitare che questo terribile scenario non si realizzi mai.


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Covid-19, Trans Italia pronta ad affrontare anche questa nuova fase

Il Covid-19 è tornato prepotentemente nelle nostre vite dopo che l’estate ci aveva dato una parvenza di normalità. Il Paese intero oggi però è alle prese con una nuova fase dell’emergenza sanitaria. Il numero di contagi cresce in modo esponenziale e le autorità stanno tornando sulla via delle restrizioni, al momento unica via per limitare i contagi. Il periodo del primo lockdown, da marzo a maggio, è stato duro. Durissimo. L'economia italiana rischia il blocco totale e le richieste di aiuto verso il governo di intensificano ora dopo ora.

Trans Italia, in questo contesto, non si è mai fermata, nonostante tutte le difficoltà. Né dall’effettuare le nostre attività in tutto il mondo, ripercorrendo quotidianamente tutte le rotte consolidate. Né dal proteggere i nostri dipendenti, i nostri autisti, i nostri clienti con un protocollo anti-Covid ferreo, che ci ha permesso di andare avanti. Un lavoro di prevenzione h24, senza sosta alcuna, che va oltre le logiche aziendali. Siamo chiamati ad agire in maniera etica oltre che economicamente sostenibile, consci di avere delle forti responsabilità non solo verso noi stessi, i nostri dipendenti, i nostri clienti ma verso un'intera popolazione.

Se si blocca la logistica, si blocca un intero Paese

Ma quali sono queste responsabilità? Se si ferma il settore della logistica e dei trasporti, si ferma un Paese intero. Questo è un dato, come pure è un dato che Trans Italia rappresenta una grande fetta di questo settore, assicurando tutti i giorni che settori nevralgici come la Sanità, i rifornimenti dei supermercati, la consegna delle materie prime per il comparto industriale ed agricolo e tanto altro, non si fermino mai. Basti pensare alle forniture di mascherine dalle industrie ai presidi medici o semplicemente nei luoghi di vendita oppure alla consegna degli alimenti come grano, prodotti ortofrutticoli, carne e quant'altro. Ecco perché è molto sentita la responsabilità di osservare le regole in maniera corretta e continua. L'impegno di Trans Italia è nel mantenere i servizi essenziali, sempre più nevralgici ed indispensabili affinché il Paese possa sostenere e superare con successo anche questa nuova fase.

Le contromisure di Trans Italia contro il Covid-19

Da marzo Trans Italia si è impegnata nel rimodulare, in maniera certosina, tutte le attività, sia d'ufficio che in strada, assicurando il massimo rispetto sia dei vari DPCM del governo che delle indicazioni dell'Istituto Superiore della Sanità. Ecco quindi degli esempi:

  • Attualmente il personale di Trans Italia è operativo al 100%. Di questi dipendenti però, ben il 60% continua la sua attività di controllo e di organizzazione da casa, in smart working. E quindi in totale sicurezza per sé e per i propri colleghi, dando il normale apporto alla programmazione quotidiana.
  • Per il restante personale l’accesso negli uffici aziendali, alla guida o alla manutenzione di strutture e autoveicoli è consentito solo dopo essere stati sottoposti a precisi screening con test sierologici.
  • Ogni giorno inoltre, l’accesso agli spazi e ai mezzi è consentito solo se muniti di dispositivi di prevenzione individuale (DPI) di 2° categoria approvati dall'Inail e dall'Iss e dopo aver effettuato il rilevamento della temperatura grazie anche al potenziamento del personale addetto alla sorveglianza sanitaria. La continua sensibilizzazione del personale a comportamenti responsabili in azienda e nella vita privata costituiscono la base per affrontare l'ormai attuale emergenza sanitaria.
  • Fondamentale è la sanificazione degli ambienti. Così come iniziato a marzo, durante la prima fase del Covid, Trans Italia non ha mai abbassato la guardia. Continuano ad essere attive le procedure di sanificazione e messa in sicurezza. Sia dei locali che dei veicoli aziendali oltre che dei ventilconvettori degli impianti di riscaldamento e climatizzazione, al fine di prevenire in ogni modo possibili occasioni di contagio.
  • Seguendo le normative sul distanziamento, le scrivanie negli uffici sono state distanziate di almeno 2 metri, con l'aggiunta di barriere in plexiglass. In modo così da fornire ulteriore protezione ed isolare quanto più possibile il dipendente e ridurre quindi sensibilmente l'eventuale rischio contagio.

Gli obblighi

Come già comunicato lo scorso maggio, gli obblighi di Trans Italia verso tutti i lavoratori, e a chiunque entri in azienda, su disposizioni delle Autorità, rimangono i seguenti:

  • L’obbligo di restare a casa con febbre oltre 37.5. In presenza di febbre (oltre i 37.5) o altri sintomi influenzali vi è l’obbligo di rimanere al proprio domicilio e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.
  • L’accettazione di non poter entrare o permanere in azienda, e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo: sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.
  • L’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda. In particolare: mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene.
  • L’impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti.

Un augurio per il futuro

L'impegno, la costanza, la programmazione e l'ottimizzazione sono le caratteristiche in cui Trans Italia confida da sempre. Un modus operandi che non riguarda solo le difficoltà di questa pandemia mondiale bensì tutte le sfide che l'azienda affronta dal 1984 ad oggi. Tante altre ce ne saranno, ma l'augurio è che si possa superare insieme anche questo periodo, confidando nel senso di appartenenza, di unione e di protezione reciproca che da sempre portano avanti il brand in tutto il mondo.

 


Buon compleanno a Trans Italia, dal 1984 ad oggi 36 anni di successi

Trans Italia compie gli anni. Ben 36 candeline da quel 29 ottobre del 1984, quando la famiglia D'Auria decise di entrare nel mondo dell'imprenditoria e dei trasporti. Un compleanno che arriva in uno dei momenti più difficili per l’economia mondiale a causa dell’emergenza sanitaria. Ed è da qui, che con orgoglio, l’azienda riparte: dai numeri di un’annata difficile ma comunque vincente, ripartendo con una chiave ottimista per il futuro. Un orizzonte che continua a guardare alla strategica importanza della multimodalità Road/Short-Sea/Rail, chiave fondamentale per rientrare nei temi di sostenibilità energetica ed ambientale che sono al centro dell'azione di Trans Italia sin dalla sua fondazione. 

Spazio quindi al green, all’innovazione, alla riduzione dei costi di trasporto con i continui investimenti. Un esempio? I 30 nuovissimi IVECO S-Way, alimentati a LNG (gas naturale liquefatto), che rappresentano solo una prima parte di un investimento previsto nel biennio 2020/22 e che porterà ad un ringiovanimento progressivo del parco automezzi di Trans Italia, con ben 250 unità nuove di zecca che  vanno a completare una flotta da oltre 2500 mezzi da fornire ai nostri autisti altamente qualificati.

Gli inizi negli anni ’80 fino alla svolta del 1995

Solo 36 anni fa la famiglia D’Auria partì da un piccolo comune della provincia di Salerno, Mercato San Severino. Un'azienda solida e in continua crescita che in breve tempo arriverà a toccare tutto il Mediterraneo. Nel 1986, con l’acquisto dei primi semirimorchi inloaders, capaci di trasporti di grandi lastre, si ha un primo upgrade che culmina due anni dopo con l'apertura della sede Trans Italia a Patrasso, grande porto della Grecia nel mar Ionio.

Le rotte Short Sea di Trans Italia

La partnership di Trans Italia con la Grimaldi Lines

La svolta però arriva nel 1995 con la creazione di un legame che dura ancora oggi con la Grimaldi Lines. Ed è proprio con la Grimaldi che sempre nel 1995 si apre per Trans Italia l'era delle Autostrade del Mare con il primo trasporto Ro-Ro (da ruota a ruota, ovvero i primi trasporti via traghetto, che all’epoca si usavano solo per le rotte con le isole). Da Salerno salpa una nave della Grimaldi Lines con a bordo i mezzi ruotati di Trans Italia. Destinazione: Barcellona. Il dado è tratto. Il sogno di una creazione di rotte Ro-Ro più ampie, e di un sistema di SSS (Short Sea Shipping) è a portata di mano.

Sempre nel 1996 si apre la filiale di Valencia mentre solo un anno dopo la flotta arriva alle 500 unità. Ad oggi sono ben tre le filiali spagnole (Valencia, Barcellona e Tarragona) a conferma dell'importanza strategica della penisola iberica. Un mercato di rilievo che contribuisce ad aumentare il prestigio internazionale dell'azienda all'interno di uno dei mercati più floridi dell'area Mediterranea. La connessione con la famiglia Grimaldi è fondamentale. L'espansione strategica del Gruppo Grimaldi in tutto il Mediterraneo consente di aprire nuovi mercati e conseguentemente, nuove filiali, andando ad ampliare notevolmente il network.

Gli anni 2000 fino ad oggi

Ad oggi le business units solo in Italia sono 14, mentre 7 sono le sedi all’estero. Le aperture di filiali nazionali si sono susseguite nel tempo quale chiave di supporto organizzativo in corrispondenza dei principali porti/terminal italiani dai quali si è arrivato a raggiungere sempre nuovi mercati. Ed ecco che nel 2005 si è arrivati a raggiungere Tangeri in Marocco e nel successivo 2006 Tunisi, dove nello stesso anno viene istituita una nuova business units dell'azienda. Le tappe da raccontare sarebbero infinite. Ultima in tal senso è l'apertura della filiale di Brühl in Germania in chiave strategica per il traffico rail.

I numeri del 2019

Oltre 1500 clienti serviti in oltre 30 porti in tutto il Mediterraneo, da Tangeri ad Istanbul. Nuove rotte in Germania, via rail, e l’apertura dei mercati in Turchia e Bulgaria completano un quadro che ad oggi vede un parco automezzi di 2500 unità, 400 dipendenti a tempo indeterminato, oltre 129.000 spedizioni on the road (quasi il doppio rispetto al 2017, fermo a 88.000).

Poi, 26.000.000 i milioni di chilometri percorsi solo nel 2019, tutti con mezzi Euro 6 e LNG il cui uso ha permesso un risparmio in termini di CO2 del 15%. Sono state invece 74.000 nel 2019 le spedizioni Short Sea all’interno dell’area del Mediterraneo mentre per il rail si parla di ben 8160 spedizioni che hanno prodotto, solo lo scorso anno, un risparmio di ben 6100 tonnellate di CO2. Dati che si agganciano perfettamente alla politica aziendale che vede di cruciale interesse investire sempre di più nella multimodalità Road/Short-Sea/Rail.

Politiche Green in strada e in ufficio

Quando si parla di risparmio energetico ed eco-sostenibilità non pensiamo solo al capitolo emissioni bensì a tutte le attività aziendali. Ecco perché Trans Italia porta avanti dalla sua fondazione concetti quali il risparmio energetico, il riciclo e la riduzione di emissioni. Degli esempi? Pensiamo alle politiche votate alla sostenibilità reale quali l'utilizzo di arredi in cartone, la creazione di impianti a riciclo dell'acqua, un attento smaltimento e cura dei rifiuti e la riduzione dell'inquinamento acustico e atmosferico grazie a veicoli LNG.

Un capitolo a parte va poi speso per necessità di digitalizzazione dei processi che riduce drasticamente l'uso della carta. Ecco perché l'implementazione di un'app dedicata alla digitalizzazione delle varie fasi della spedizione e una Piattaforma B2B che permette a tutti i clienti, mediante autenticazione con username e password, la consultazione e il download della documentazione e delle fatture relative ai trasporti effettuati. Cosa significa in termini pratici? Che se tutti i nostri clienti utilizzassero i nostri servizi di Archiviazione Documentale Digitale verrebbero risparmiate 4,52 tonnellate di CO2 in un anno, l’equivalente di una lampadina accesa per 260 anni! Mica male no?

Plastica in mare? No grazie!

Il mare è la nostra vita. Grazie alla nostra politica di Short Sea Shipping, è diventato la nostra autostrada per eccellenza. Ecco perché ci teniamo a tenerlo pulito collaborando con il Gruppo Grimaldi, dotato di navi di ultima generazione fornite di scrubbers che eliminano le emissioni in porto e sono capaci di ripulire il mare dalla plastica preservando e tutelando così anche l'ecosistema marino e il futuro delle prossime generazioni.

Il Futuro

Luigi D'Auria, General Manager Trans Italia

La leadership di Trans Italia, partita dal capostipite e fondatore Domenico D’Auria, oggi è alla terza generazione con il general manager Luigi D’Auria. Ma gli obiettivi, oggi come allora, non sono mutati. Trasparenza, flessibilità, disponibilità, attenzione sia alla sostenibilità aziendale che a quella ecologica saranno sempre alla base delle strategie aziendali. Ogni giorno lo sguardo è puntato verso il futuro dei trasporti e della logistica. Ecco perché sono in programma importanti investimenti volti a sfruttare l'opportunità che il Gruppo Grimaldi offrirà da qui al prossimo futuro. Un esempio? Le nuove navi ibride per trasporto rotabili GG5G (Grimaldi Green 5th Generation) le quali saranno in grado di trasportare fino a 500 trailer. Un progetto davvero ambizioso e completamente sposato in quanto consentirà di ridurre ancor più il traffico dei veicoli su strada e tutte le esternalità connesse come gli incidenti stradali.

L'innovazione sarà sempre più la stella polare da seguire. Si punterà sempre più su nuove tecnologie con le quali raggiungere obiettivi di primaria importanza come il trasporto ad emissioni zero e la riduzione dei costi di gestione. Con l'orgoglio di un’impresa che, proprio quest’anno, allo scoccare delle 36 primavere, ha dimostrato ampiamente la sua solidità, superando ogni ostacolo, compreso quello terribile del Covid-19, permettendo ad un intero Paese di rimanere unito grazie ai suoi servizi e la sua professionalità.

 

 

 

 


Trans Italia alla prossima edizione di Industria Felix, la fiera internazionale digitale e sostenibile

Dal 3 al 27 novembre sarà in scena l’edizione 2020, totalmente in digitale, dove oltre 500 aziende virtuose avranno la possibilità di entrare in contatto tramite il business matching online

 

Oltre 500 aziende, centinaia di amministratori delegati e dirigenti delle più grandi e virtuose aziende di questo Paese e non solo. Tutti insieme in un evento digitale, in perfetto stile “smart” per andare incontro alle restrizioni date dal Covid-19. È questa l’ambientazione dell’edizione 2020 della fiera internazionale di Industria Felix da cui l’omonimo premio, organizzata dal trimestrale di economia e finanza Industria Felix Magazine (supplemento de Il Sole 24 Ore) diretto da Michele Montemurro, in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, Sustainable Development, Associazione culturale Industria Felix e con le media partnership di Ansa e Il Sole 24 Ore.

"Ci siamo rimessi in cammino adattandoci alle esigenze del nostro tempo" ha affermato il direttore responsabile di Industria Felix Magazine, Michele Montemurro. "Perché bisogna ripartire e farlo presto. Ce la faremo se riscopriamo un impegno concreto collettivo e se riusciamo a guardare lontano e ad affrontare debolezze che qualche volta non vogliamo vedere. Noi abbiamo provato a farlo anche in questa circostanza. E dopo aver analizzato con Cerved 1.068.000 bilanci, dal 16 al 18 novembre 2020 realizzeremo la prima edizione nazionale online di Industria Felix - L’Italia che compete. Ma soprattutto nel mese di novembre realizzeremo una tra le più grandi fiere digitali e sostenibili d’Europa in relazione ai ricavi e alla redditività delle imprese virtuose coinvolte. Con Business matching online che consentiranno alle aziende di connettersi direttamente tra loro".

Trans Italia presente all'edizione 2020

Connessione. Un ambito che Trans Italia conosce alla perfezione è quello di mettersi in rete, collegarsi a luoghi fisicamente lontani, eliminando le distanze e permettendo a Paesi interi di dialogare. Dal 3 al 27 novembre 2020 Trans Italia farà parte di tutto ciò, partecipando attivamente, con un proprio stand virtuale, a questo prestigioso evento. Obiettivo quello di mettersi in relazione con le altre eccellenze del Made in Italy. Dall’Agroalimentare all’Ambiente, dalla Moda alla Ristorazione e ovviamente alla Logistica e Trasporti, in cui Trans Italia è da anni leader.

È questo infine lo scopo di Industria Felix e del più potente motore di ricerca di aziende gestito con Cerved e Atoka. Al suo interno oltre 6 milioni di aziende, oltre 14 milioni di professionisti, dirigenti e imprenditori dei più svariati settori dell’industria internazionale. E ancora, oltre 700mila account social aziendali e 200mila news al giorno provenienti da tutto il globo forniscono un flusso di informazioni costante sulle aziende più performanti a livello gestionale, finanziario e sostenibile.

 


Comfort e sicurezza al top con i sistemi di controllo di distanza e velocità del nuovo Iveco S-Way

Uno degli aspetti maggiormente da tenere in considerazione durante una tratta, soprattutto se lunga, è l'affaticamento e la perdita di concentrazione dovuta alla stanchezza. Tra i nuovissimi sistemi innovativi installati a bordo del nuovo membro della flotta Trans Italia, l'Iveco S-Way, è presente anche il sistema ACC, ovvero Adaptive Cruise Control, che punta proprio a smorzare il fattore stanchezza nel conducente.

Come funziona il nuovo sistema dell'Iveco S-Way?

Semplice. Il controllo della distanza di sicurezza serve anche come controllo della velocità. Con una velocità desiderata preimpostata, questo sistema di assistenza alla guida si orienta secondo il veicolo precedente e frena o accelera automaticamente in base alla distanza dal veicolo precedente. Già adesso questo sistema è integrato in molti veicoli moderni. I sensori utilizzati misurano la velocità attuale e la distanza dall'auto precedente. Nel traffico stop&go, il controllo della distanza di sicurezza si occupa anche della frenata e della partenza.

Una migliore gestione delle proprie energie quindi, ma anche un effettivo controllo e tempi di reazione minori per quanto riguarda frenate o situazioni di pericolo. Soprattutto su lunghe distanze, è possibile utilizzare il controllo della distanza installato sui nuovi Iveco S-Way in combinazione con la funzione di cruise control per arrivare a destinazione in modo più rilassato e riposare le gambe, non dovendo premere costantemente i pedali. Ovviamente dovrete ugualmente tenere le mani sul volante e gli occhi sulla strada. Il controllo della distanza dovrebbe offrire non solo comfort, fondamentale per gli standard di Trans Italia, ma anche una maggiore sicurezza durante la guida.

https://www.youtube.com/watch?v=ywdoY9bha7k

 

 


Avviso di cambio corsia, l'assistente alla guida necessario per una flotta d'avanguardia

Si chiama Advanced Driver Assistance Systems, per gli amici ADAS, ed è il sistema di assistenza alla guida per eccellenza. Sicurezza, affidabilità, tecnologia d'avanguardia: il futuro è già qui, in un sistema di cui abbiamo già parlato sezionandone i singoli componenti. Dal Traffic Sign Recognition, il Pre-crash System al sistema di assistenza al mantenimento della corsia e alla sterzataAll'interno di questa famiglia di innovazioni di ultima generazione, fiore all'occhiello della nuova flotta Iveco S-Way di Trans Italia, vi è anche il sistema di avviso cambio corsia.

In cosa consiste? 

L’avviso di cambio corsia può aiutare a cambiare corsia in sicurezza e a guardare lo specchietto retrovisore e gli specchietti laterali. I sensori monitorano l'area accanto e dietro il vostro veicolo e coprono il famoso punto cieco. Se un'altra auto si avvicina al vostro veicolo nel punto cieco o è pericolosamente vicina e viene trascurata dal conducente, l'assistente alla guida la rileva e avverte di un cambio di corsia. Questo avviso avviene, ad esempio, mediante il lampeggiamento dei simboli sugli specchietti laterali e persino mediante una vibrazione del volante o un impulso di sterzata. Un ulteriore sviluppo è l'assistenza di cambio corsia. Questa cambia automaticamente corsia dopo aver inserito gli indicatori di posizione per alcuni secondi. Il sistema controlla anche se un altro veicolo si trova nel punto cieco o in prossimità pericolosa e non cambia finché i sensori non rilevano alcun pericolo.

Cosa offre al conducente e ai vicini automobilisti?

Un avviso di cambio corsia offre una protezione aggiuntiva per gli utenti della strada, ma non sostituisce gli specchietti retrovisori e laterali. Sebbene questo sistema di assistenza alla guida possa aiutare a prevenire incidenti, è necessario che il conducente presti ugualmente attenzione.

 

 

 

 

 

 


Trans Italia più sicura grazie ai nuovi sistemi di assistenza al mantenimento della corsia e alla sterzata

Cosa accadrebbe, soprattutto di notte, se per una distrazione o un lieve colpo di sonno si perdesse il controllo del volante invadendo la carreggiata adiacente? Con il sistema di assistenza al mantenimento della corsia e alla sterzata implementato all’interno del nuovissimo modello dell’Iveco S-way, new entry della flotta di Trans Italia, tutto questo diventa molto più facile da evitare. Vediamo come.

Purtroppo ingorghi, traffico lento e corsie strette non sono una rarità in autostrada. In questi casi bisogna mantenere la calma e seguire pazientemente la strada, talvolta per tempi lunghi. L’assistenza al mantenimento della corsia e della sterzata aiuta in queste situazioni, ma anche in caso di velocità elevate, a riportare il veicolo nella carreggiata e assiste così nelle sterzate. Le telecamere registrano la linea di corsia e il sistema di assistenza alla guida si orienta quindi secondo le linee di confine della propria corsia. Il mantenimento corsia attivo può assistere il conducente riportando l'automobile nella corsia di marcia e/o avvertendolo mediante segnali acustici o vibrazioni al volante.

Uno sguardo oltre i confini europei mostra quanto sia sviluppata la tecnologia di oggi. Il Traffic Jam Assist BMW consente in alcuni paesi una guida costante "a mani libere" a una velocità fino a 60 km/h.

Sicuramente la condotta di viaggio spetta sempre al conducente, di questo siamo certi. Ma siamo altrettanto certi e più sicuri nell’affrontare lunghi viaggi sapendo di avere un angelo custode sempre vicino a noi di Trans Italia grazie alle nuove tecnologie targate Iveco S-Way.

 

 

 


Pre-crash system, quando la tecnologia ti salva la vita

Colpo di sonno alla guida? Una distrazione? Una manovra improvvisa? Un animale che compare all'improvviso sulla carreggiata? Tutti questi scenari sono tra le maggiori fonti di incidenti stradali. Ecco però che ancora una volta ci viene in soccorso l'innovazione e la tecnologia grazie al sistema di pre-crash. Un miglioramento che Trans Italia conosce bene grazie alla sua nuovissima flotta di 30 veicoli, modello Iveco S-Way.

Andiamo a vedere però di cosa si tratta

Il sistema pre-crash avverte in caso di rischio di collisione e può causare l'arresto completo del veicolo prima che avvenga una collisione con un ostacolo, una persona o un altro veicolo. I sensori misurano l’attuale velocità e distanza dal veicolo precedente o dall'ostacolo fisso (ad es. una persona). Alcuni sistemi possono registrare anche i ciclisti. I segnali acustici di avviso sono integrati da segnali visivi. Prima della frenata di emergenza, il sistema di assistenza alla guida calcola le prestazioni di frenata ottimali e la pressione del freno richiesta. A seconda del sistema, questa pressione calcolata viene autonomamente tradotta dall'assistente in frenata automatica o applicata quando si preme il pedale del freno.

Un esempio? Pensiamo ad un caso di urto frontale anche a velocità più moderate, come i 50 km/h. Senza cintura di sicurezza, un corpo impatterebbe contro il volante o il cruscotto con una decelerazione che potrebbe arrivare anche a 100 G, ovvero cento volte il valore dell'accelerazione della gravità terrestre. Non consigliamo di provare la sensazione insomma...
Pensiamo quindi ad impatti a velocità superiori cosa potrebbero comportare, soprattutto per autotrasporti di grosso tonnellaggio. Il sistema pre-crash serve proprio ad evitare tutto ciò. Un ulteriore sviluppo del sistema pre-crash infine è l'aiuto di evitamento di un ostacolo: per evitare una collisione, questo sistema supporta attivamente il conducente con una manovra di scantonamento.

https://www.youtube.com/watch?v=fP2IQ14IZoc

Quali i vantaggi di tale sistema? 

I sistemi pre-crash offrono numerosi vantaggi: spesso un conducente è disattento, distratto, si trova in una situazione di confusione o sottovaluta la distanza dal veicolo precedente. Nei casi più estremi va detto che questi sistemi non riescono ad evitare l'impatto o un ostacolo incombrante. Riescono però almeno a ridurre la gravità di alcuni tipi di incidenti automobilistici, fattore importantissimo per salvaguardare la vita umana.


Traffic Sign Recognition, per un viaggio più sicuro a bordo della nuova flotta Trans Italia

Con l’arrivo dei nuovissimi 30 veicoli Iveco S-Way all’interno della flotta di Trans Italia, arrivano anche le novità da un punto di vista tecnologico grazie a sistemi sempre più all’avanguardia e di nuova generazione. Uno di questi è il Traffic Sign Recognition, letteralmente il sistema di riconoscimento dei segnali.

In cosa consiste?

È molto semplice. Quando si viaggia con molto traffico, spesso non è facile prestare attenzione a tutte le circostanze. La strada, il traffico sulla corsia opposta, i limiti di velocità, ciò che accade accanto e dietro di voi. Un conducente deve avere sotto controllo tutto questo. La tecnologia “Traffic Sign Recognition” utilizza una telecamera anteriore che inquadra la strada e riconosce i segnali stradali. Il dispositivo è in grado di riconoscere la segnaletica verticale e i cartelli che indicano il limite di velocità o il divieto di sorpasso. Il sistema poi li mostra automaticamente al conducente attraverso i display presenti sul cruscotto.

Se l’autoveicolo procede con il cruise control attivo e la velocità impostata è superiore al nuovo limite, il sistema adatterà automaticamente la velocità della vettura per rispettare il segnale. Spesso questo sistema è incluso in altri sistemi di assistenza alla guida come l'avvertimento della precedenza, l’avvertimento del contromano (Wrong Way Assistant) o lo Speed Limit Info (avviso sul limite di velocità).

Quali sono i vantaggi? 

Per risultati accurati, il sistema di assistenza alla guida è in grado di considerare ed elaborare diverse fonti, come segnali stradali riconosciuti, i dati del dispositivo di navigazione e i dati attuali del veicolo. Il Traffic Sign Recognition offre maggiore sicurezza e comfort durante il viaggio, ad esempio informando sulle regole di precedenza. Potete concentrarvi meglio sul traffico senza dover costantemente guardare la segnaletica dando un aiuto concreto, per aumentare ancora di più la sicurezza su strada, per sé e per gli altri automobilisti.

Non male il futuro vero?

 

 


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Sicurezza, ambiente e comfort: ecco 30 nuovi veicoli Iveco S-Way per una flotta sempre più "green"

Arrivano 30 nuovi veicoli Iveco S-Way nella flotta di Trans Italia. Nonostante il periodo di grande difficoltà per tutte le imprese, a causa della pandemia da coronavirus, Trans Italia non si ferma e porta avanti il progetto di ringiovanimento ed aggiornamento della flotta. Ed è solo una prima parte. Nel triennio 2020/2022, saranno 250 i nuovi veicoli che entreranno nella flotta di Trans Italia, di cui il 20% sarà alimentato con combustibile alternativo, LNG.

I nuovi mezzi Iveco S-Way di Trans Italia

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Ora tutti i mezzi in forza all'azienda di trasporti hanno una classe di emissioni non inferiore ad Euro 6. Un valore aggiunto sotto il punto di vista delle emissioni, ma ancor più sotto l'aspetto tecnologico e della sicurezza. Infatti, i nuovi mezzi sono dotati dei più avanzati sistemi.

Tra questi, ci sono:

 

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Il design

Inoltre, il nuovo design, creato per migliorare le prestazioni aerodinamiche, consente un risparmio di carburante fino al 4%. I progettisti hanno pensato ogni dettaglio per ottimizzare produttività ed efficienza economica, con caratteristiche come il paraurti diviso in più parti che riduce notevolmente i costi di riparazione in caso di danni, contribuendo a ridurre il Costo Totale d’Esercizio del veicolo.

 

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La personalizzazione aziendale

 

A questo si aggiunge la personalizzazione aziendale dei veicoli che su questo modello risulta essere molto essenziale, ma come di consueto elegante e dinamica come nella classica impronta di Trans Italia.
Il tutto quindi va nella direzione di garantire sempre:
  • massimo confort e sicurezza dell'autista garantendo allo stesso visibilità ottimizzata ed elevati livelli di sicurezza passiva
  • prevenzione nel garantire livelli sempre più alti di sicurezza su strada grazie a tutti i sistemi di supporto alla guida
  • riduzione delle emissioni di CO2
  • elevato livello di immagine aziendale su strada

 

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Insomma i nuovi mezzi si sposano e si integrano sempre più con le persone e con il territorio e puntano a diventare sempre più "amici pesanti sicuri e ecologici" degli altri utenti della strada e smentire i comuni pregiudizi nutriti confronti dei mezzi pesanti e dei loro conducenti.

 

 

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Una nuova flotta "green"

I 30 nuovi veicoli Iveco S-Way fanno parte di un nuovo accordo tra l'azienda ed il gruppo CNH - Iveco, partner storico e strategico di Trans Italia. In totale, nel triennio 2020/2022, saranno ben 250 i nuovi veicoli che entreranno nella flotta di Trans Italia, di cui il 20% sarà alimentato con combustibile alternativo, LNG.


Trans Italia presente alla seconda edizione della Due giorni Alis - La ripresa per un'Italia in Movimento

Trans Italia non poteva mancare al prestigioso appuntamento de La Due Giorni di ALIS – La ripresa per un’Italia in Movimento, organizzata da Alis, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile. Immersi nella suggestiva location dell'Hilton Sorrento Palace, dal 16 al 17 luglio scorsi, la seconda edizione della manifestazione ha abbracciato temi, imperniati sull’importanza del settore Trasporti e Logistica. Un successo, se si considera che l'evento è ancora giovane e dalle mille potenzialità (prima edizione nel 2018) ma che ha già raccolto i consensi dell'imprenditoria di settore italiana ed estera.

Le parole del presidente Grimaldi

Una forte necessità di rinnovo, soprattutto a seguito di un’emergenza Covid che ha rischiato di bloccare un Paese intero. Un momento delicato, quando fermarsi era l’unica cosa da non fare per un’economia già in difficoltà come quella italiana. Un concetto ben espresso da Guido Grimaldi, del Grimaldi Group, nonché fondatore e presidente di Alis.

«Non ci siamo mai fermati – ha dichiarato - La nostra associazione ha ricorso solo per un 6% alla Cassa integrazione. Abbiamo mantenuto tutti i posti di lavoro e questo è motivo di orgoglio. È anche vero che abbiamo lavorato in perdita e molte delle nostre aziende, se non vi saranno misure concrete, rischiano davvero di abbandonare questo Paese. Un grazie ai nostri eroi del trasporto, che dopo gli operatori sanitari e medici, hanno fatto la differenza, facendo si che l’Italia non si fermasse, mantenendo ai livelli standard la distribuzione di beni di prima necessità come alimentari e farmaci. Il tutto con una perdita stimata intorno il 30%. Gli attestati di stima del ministro Manfredi e del presidente del Consiglio e di molti altri sono stati molto apprezzati. Ma le misure non sono ancora arrivate, nonostante un lavoro che non si è mai fermato».

Gli ospiti all'interno del fitto programma della due giorni

Prestigioso anche il parterre di ospiti, istituzionali e non, che si sono succeduti durante due giorni dal programma fitto. Dal leader della Lega, Matteo Salvini, a Giorgio Mulé, della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Maurizio Lupi, già ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Francesco Boccia, ministro agli Affari regionali e delle Autonomie fino al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e al coordinatore della Commissione infrastrutture e trasporti della Regione, Fulvio Bonavitacola.

Un successo per l’associazione quindi, di cui Trans Italia è orgoglioso socio fondatore. Una famiglia che conta più di 1.530 aziende associate, per un totale di oltre 178.000 unità di forza lavoro, un parco veicolare di oltre 130.000 mezzi, più di 140.500 collegamenti marittimi annuali, più di 125 linee di Autostrade del Mare, oltre 160 linee ferroviarie, 200.000 collegamenti ferroviari annuali e 26 mld € di fatturato aggregato.

Il piano di governo per le infrastrutture nella Regione Campania

A spendere parole di elogio per la manifestazione e per i temi trattati è stata infine anche il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, che ha annunciato, durante l’ultimo giorno di lavori, l’importante piano di governo per la ripresa:

«Abbiamo lanciato recentemente il piano “Italia Veloce” – ha affermato il ministro, accompagnato anche dal sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti Salvatore Margiotta - nel quale nei prossimi 15 anni finanzieremo una quantità di infrastrutture veramente importanti per 200 miliardi. Ho inviato al governatore De Luca il piano per la Campania, per 15 miliardi. Nei prossimi mesi vedremo l’apertura di molti cantieri in questo territorio».

 

La gallery con lo stand e alcuni momenti de La Due Giorni di ALIS – La ripresa per un’Italia in Movimento

 

 

 

 

 

 


Grazie al settore Innovazione e Tecnologia, Trans Italia non si ferma mai

Pensare diversamente, agire correttamente, rimettersi in gioco ogni giorno: viviamo in un mondo così veloce e in continuo aggiornamento che rimanere fermi su vecchie posizioni determinerebbe la morte di qualsiasi azienda. Ecco perché uno dei reparti maggiormente tenuti in considerazione da Trans Italia riguarda quello IT, ovvero Innovazione e Tecnologia.

È grazie ad un continuo processo innovativo e tecnologico infatti che Trans Italia riesce a raggiungere obiettivi che fino a 20 anni fa sembravano irraggiungibili. Un esempio?

Nuove tecnologie e tanta formazione

La filosofia delle BAT, ovvero le Best Available Technologies (le migliori tecnologie disponibili) è da sempre al centro della filosofia aziendale. Il costante aggiornamento del parco macchine, sempre di ultima generazione, con l’utilizzo massiccio di trattori a LNG (metano liquido). Non solo. Buona norma è anche l’incessante manutenzione degli automezzi e la periodica formazione degli autisti sulle ultime tecniche di guida ecologica. Un mix di dettagli che nel quadro generale dell’azienda hanno prodotto, già nel 2019:

  • un risparmio di ben 20.000 litri di gasolio per ogni milione di km percorsi,
  • 30000 kg di CO2 risparmiati ogni milione di km percorsi
  • Riduzione delle emissioni di particolato di 10 volte
  • Riduzione dell’inquinamento acustico di 5 volte

Mediante i sistemi di trasporto ”short-sea” e “rail” inoltre abbiamo ottenuto una riduzione dell’80% dei consumi di CO2 rispetto al solo trasporto “road”. E non è ancora una volta un caso che nel 2019 Trans Italia sia stata premiata con l’attestato Grimaldi Group per l’utilizzo di soluzioni di trasporto sostenibili e per la mancata immissione di 40.351 tonnellate di CO2 nell’ambiente. Traguardi che l’azienda sente nel suo Dna dalla sua fondazione nel 1984, in un periodo dove l’attenzione e la cura per l’ambiente rasentavano lo zero.

Risparmio (energetico) uguale guadagno (per noi e per il pianeta)

Con l’impianto di lavaggio veicoli a riciclo abbiamo stimato il risparmio di 1.500.000,00 litri di acqua, un bene prezioso sempre più a rischio. Prezioso come gli alberi, che grazie al nostro riciclo della carta e del cartone contribuiamo a rispettare. Infatti l'arredo di tutti i nostri uffici viene effettuato con quadri in cartone riciclato, incentivando così il rispetto della raccolta differenziata. Dispositivi di illuminazione a led in tutto il complesso aziendale ci consente infine di ridurre l’80% dei consumi energetici rispetto ai dispositivi di vecchia generazione e una durata di 10 anni garantendo allo stesso tempo prestazioni luminose ancor più elevate.

Digitalizzazione e ottimizzazione

Tecnologia e innovazione non vanno a solo beneficio dell’ambiente ma anche del cliente e dell’impiegato.
Il processo di digitalizzazione ad esempio, vero orgoglio aziendale che non deriva solo dalla necessità di rimanere a casa durante l’emergenza Covid ma da un bisogno che viene da più lontano: quello di ottimizzare il nostro lavoro e quello degli altri. Ecco alcuni dei nostri risultati:

  • Track&Trace delle spedizioni e scansione ottica ad alta risoluzione di tutta la documentazione già all’atto dello scarico ed interconnessione dei dati della stessa in tempo reale con il cliente committente mediante l’utilizzo dell’app SGA D2D
  • Piattaforma B2B che permette a tutti i clienti,mediante autenticazione con username e password, la consultazione e il download della documentazione e delle fatture relative ai trasporti effettuati. Contribuisci al rispetto dell’ambiente. Abbiamo stimato che se tutti i clienti utilizzassero il servizio di Archiviazione Documentale Digitale verrebbero risparmiate 4,52 tonnellate di CO2 in un anno, l’equivalente di una lampadina accesa per 260 anni

Insomma, il nostro reparto IT è sempre all’opera per pensare, agire e rimettersi in gioco, quotidianamente, alla ricerca di quell’equilibrio perfetto tra il nostro lavoro, le persone che serviamo ogni giorno e il pianeta che benevolmente ci accoglie.


D’Auria (Trans Italia): "Grazie a noi il Paese è rimasto unito anche durante la pandemia"

Mentre l’Italia cerca lentamente di ripartire dopo una disastrosa emergenza sanitaria che ci ha costretti a rimanere chiusi in casa per mesi, c’è un intero settore, al pari di quello sanitario, che non ha smesso mai di garantire i propri servizi. È Luigi D’Auria, General Manager di Trans Italia, a ripercorrere, è il caso di dirlo, la lunga e difficile strada che ha portato un’azienda leader nel campo Trasporti e Logistica come Trans Italia, percorsa attraverso questo complicato periodo, dopo un 2019 costellato di successi. Un tragitto che ha visto confermare la solidità di un’azienda salernitana di nascita ma che quotidianamente attraversa l’intero globo tra mille sfide, e che fa del suo reparto di Innovazione e Tecnologia il fiore all’occhiello, in vista di un mondo sempre più green ed ecosostenibile.

Luigi D'Auria, General Manager Trans Italia

Questo 2020 è stato finora segnato dalla pandemia da Covid-19. Il settore della logistica e dei trasporti non si è mai fermato e ha dimostrato di saper rispondere alle esigenze della popolazione, seppur in un momento difficile per il Paese. Come ha vissuto il settore dei trasporti questo periodo?

La nostra azienda, per tutto il periodo della fase emergenziale, non ha mai interrotto i suoi servizi di trasporto, sia terrestri che intermodali, marittimi o ferroviari, per tutta Europa. I nostri collaboratori hanno dovuto affrontare mille difficoltà tra disservizi autostradali e disinformazione, ponendosi in prima linea per servire il nostro Paese. Trans Italia ha posto in essere ogni iniziativa a supporto dei nostri collaboratori, con forniture di kit di protezione, un’informazione capillare e minuziosa, sempre con il fine di ridurre al minimo i rischi di contagio. Inoltre abbiamo attivato una polizza assistenziale in caso in cui qualche nostro collaboratore avesse contratto il virus.

Una criticità come il coronavirus ha dapprima messo in difficoltà il settore dei trasporti, per poi rafforzarlo. Vale soprattutto per chi, come Trans Italia, punta sulla digitalizzazione dei trasporti. Come si può accelerare questo processo e quali potrebbero essere i supporti del governo su questo fronte?

Oggi la digitalizzazione è un progetto fondamentale per lo sviluppo di ogni attività produttiva del Paese. Il volano di accelerazione è sicuramente la presenza di fondi dedicati, che dovrebbero essere accompagnati da una normativa che stravolga il sistema burocratico in vigore. Soltanto con il connubio di queste due misure si potrà arrivare a risultati accettabili. Diventa in ogni caso un percorso imprescindibile per la crescita del Paese e per lo sviluppo del sistema economico.

Anche Trans Italia ha dovuto riorganizzare uffici, presenze a lavoro, ingressi in azienda e procedure di sicurezza a causa del coronavirus. Come ha vissuto l'azienda questo periodo?

L’azienda, essendo molto sensibile su tematiche come la digitalizzazione e l’informatizzazione, ampiamente sviluppata grazie ad un avviato dipartimento IT (Innovation and technologies), ha messo in atto proprio durante la pandemia, l’attività di smart working con risultati davvero eccellenti. Siamo riusciti a posizionare il 90% del nostro personale in smart working, in maniera alquanto immediata. Ritengo di essere molto orgoglioso per il grande gioco di squadra avvenuto con tutto il nostro team. Solo con questo connubio i risultati sono stati eccellenti, sia sotto l’aspetto economico che della riduzione del rischio contagio all’interno dell’azienda. Soprattutto siamo soddisfatti in quanto non abbiamo perso né in efficienza né in produttività, non essendoci mai fermati durante il periodo di pandemia.

Diverse aziende del settore della logistica e dei trasporti hanno lamentato una scarsa attenzione da parte del governo verso tale settore. Cosa si sarebbe potuto fare di più?

Certamente il settore meritava maggiore rispetto. Grazie al trasporto il Paese è riuscito a rimanere connesso e a garantire a tutta la collettività beni di prima necessità e di consumo. Ad oggi il settore ha ricevuto una marginale attenzione senza aver avuto a disposizione risorse economiche specifiche conseguenti all'emergenza. E' normale essere un po' delusi dalla mancanza di interventi specifici. Il governo però ha compreso il grande ruolo del mondo della logistica e dei trasporti, settore strategico per lo sviluppo e la crescita di un Paese come l’Italia, penalizzata dalla morfologia del territorio e la lontananza dai mercati di riferimento. Interventi come una decontribuzione del costo del lavoro, soprattutto per quelle imprese che non hanno aderito agli ammortizzatori sociali, l’istituzione di termine legale di pagamento per le spese di trasporto, un maggiore supporto al credito soprattutto per le aziende della logistica e del trasporto e l’erogazione di un tributo a fondo perduto per il settore dei trasporti sarebbero stati molto ben visti. E' vero che le aziende non si sono mai fermate e hanno continuato ad esprimere e ad offrire i loro servizi, ma abbiamo avuto anche molti costi indiretti, tutti rimasti a nostro carico.

Trans Italia conta ad oggi circa 400 dipendenti, tutti a tempo indeterminato, ed un fatturato in costante crescita. Quali sono le sfide future a cui sarà chiamata l'azienda?

Continuare ad investire su politiche green e in particolare intercettare tutte quelle partnership con operatori del calibro del gruppo Grimaldi: queste le chiavi del successo dell’azienda. Le sfide del futuro saranno dettate dalla capacità di leggere in anticipo i cambiamenti di un mercato sempre più globale e dinamico e la ricerca di efficienze ed innovazione. I consumatori sono sempre più esigenti e rapidi nelle loro scelte per soddisfare i loro bisogni. Dovremo essere più flessibili e capaci di adottare politiche efficienti ed ecosostenibili. Con questi fondamentali ritengo che Trans Italia sicuramente potrà avere una visione di crescita e continuare a conquistare quote di mercato anche nel futuro.

Trans Italia ha sempre avuto un rapporto di grande rispetto con l'ambiente, puntando su innovazione ed ecosostenibilità. Obiettivo di questo nuovo anno è l’implementazione di nuovi veicoli elettrici e ad idrogeno, con la chiara intenzione di guardare ad obiettivi futuri come quello ambizioso del  trasporto ad emissione zero. Quali sono gli altri progetti su questo ambito?

La nostra cultura d’impresa è stata sempre quella di innovazione di una visione di diversificazione. Da oltre 25 anni abbiamo attivato modalità intermodali, short sea e ferroviarie. Veniamo da un’esperienza proficua dell’utilizzo di veicoli all’LNG (gas naturale), e seguiamo con attenzione e sensibilità lo sviluppo delle nuove commodity come elettrico e idrogeno. Il nostro programma di sviluppo per i prossimi 3 anni prevede l’obiettivo di costituire una flotta terrestre che utilizzi combustibili alternativi al diesel. In questo modo per raggiungere un unico trasporto green ad impatto ambientale pari a zero.

In riferimento al settore rail, quale tipo di futuro si intravede per lo sviluppo dell’intermodalità ferroviaria? Pur essendo in secondo piano per scelte aziendali rispetto all’intermodalità marittima, potrebbe essere un vettore interessato da maggiore sviluppo in quanto legato a movimenti di prossimità.

Il trasporto ferroviario in Italia è da sempre stato penalizzato dalle barriere naturali del nostro territorio, enfatizzato da residuari investimenti infrastrutturali messi in campo dal nostro Paese. Negli ultimi anni il processo d’investimenti e d’ampliamento delle infrastrutture e della rete ha fatto recuperare parte del gap negativo. La strada è ancora lunga. La nostra missione, soprattutto la nostra ambizione, è di sviluppare una maggiore simbiosi di multimodalità ovvero l’utilizzo di diverse modalità intermodali, quindi mare più ferrovia, durante un ciclo di trasporto tramite l’utilizzo di Trailer P400. Giusto per rendere un’idea, oggi siamo in grado di gestire flussi dal Nord Europa fino a Venezia, via rail, per poi utilizzare la modalità marittima per destinazione come la Sicilia, Sud Italia, Grecia e paesi dell’Est utilizzando una triplice modalità: strada, treno, nave. In questa ottica pensiamo che questa interazione sarà una strategia di maggior sviluppo della nostra azienda.

Il concetto di intermodalità, il coinvolgimento di pochi uomini e dei soli mezzi non accompagnati, è diventato ancora più importante in questo ultimo periodo. Come è possibile implementare il ricorso all’intermodalità e cosa occorre dal punto di vista infrastrutturale? Magari servirebbe anche un adeguamento del sistema normativo per un suo migliore utilizzo? Quali potrebbero essere delle proposte adeguate?

Servirebbe sicuramente un’armonizzazione della normativa vigente, dove ancora vi sono delle difformità tra la normativa italiana e quella europea. Se consideriamo che l’intermodalità è l’anello di congiunzione di mercati internazionali, abbiamo bisogno che nella stessa misura ci sia una normativa che sia applicata in modo univoco dai diversi stati membri. Prima si risolverà questa criticità, anche grazie ad una regia europea e non con autonomie domestiche, prima ci sarà uno sviluppo ferroviario e della multimodalità. Circa le infrastrutture invece sarebbe necessario un vero e proprio piano della logistica per il Paese Italia volto ad individuare una strategia di investimenti mirati su porti ed interporti italiani al fine di incentivarne la produttività, avviare il processo di digitalizzazione ed implementarne gli spazi. A tal fine  l’individuazione di aree/porti/interporti strategici dove poter investire in infrastrutture che consentano la realizzazione della multimodalità ossia la combinazione delle modalità strada-mare-ferro (quindi la piena integrazione di tutte le modalità di trasporto su una medesima direttrice di traffico) sono da intendersi come prospettiva prioritaria in chiave dell’immediato futuro.

 


Trans Italia, ambiente e innovazione le sfide vinte del 2019

È stato un 2019 pieno di successi e di nuove sfide accettate e vinte per Trans Italia. Di nuove ce ne saranno, soprattutto dopo un periodo così buio che ha visto l’azienda costretta a rimodulare tanti aspetti. Sfide che han visto un fatturato in costante crescita, arrivato a raggiungere i 160 milioni d’euro complessivi, mettendo su strada una flotta altamente moderna e competitiva di 2.500 unità, tra cui i nuovissimi modelli IVECO S-Way, alimentati a LNG (gas naturale liquefatto).

Nuove Business Units

Anche nel 2019 Trans Italia ha allargato i suoi orizzonti, costruendo nuove business units a Piombino fino ad arrivare a Bolzano e Bonn, in Germania. Sedi che vanno ad aggiungersi alle 14 già presenti su tutto il territorio nazionale più le 8 situate all’estero. E proprio l’Oltralpe si conferma una tappa fondamentale del percorso aziendale.

Trans Italia è stata presente ad ogni fiera di settore, tra cui la Transport Logistic di Monaco di Baviera, una delle fiere più importanti a livello mondiale del settore, indispensabile per implementare le conoscenze tecniche e incrementare i servizi anche al di fuori dell’Italia.

Il tutto grazie anche all’aiuto di una famiglia che conta ad oggi ben 400 dipendenti, tutti a tempo indeterminato, senza contare l’enorme indotto prodotto e che rende orgoglioso ogni singolo membro di questa grande comunità.

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Il bilancio del 2019

Arriviamo ai numeri di questo 2019 relativi alle attività di Trans Italia: oltre 129.000 le spedizioni on the road effettuate. Quasi il doppio rispetto a due anni prima: nel 2017, la mole di spedizioni raggiunse la ragguardevole cifra delle 88.000.

Sono 26.000.000 invece i milioni di chilometri macinati, tutti rigorosamente con mezzi Euro 6 e LNG, tecnologie che han permesso un risparmio in termini di CO2 del 15% senza contare i benefici della diminuzione dell’inquinamento acustico.

Fondamentali anche le spedizioni le spedizioni short-sea, ben 74.400 effettuate all’interno dell’area del Mediterraneo, con un risparmio in termini di emissioni di CO2 di ben 40.351 tonnellate. Un anno marcato anche dal primo trasporto intermodale verso Barcellona con l’utilizzo dell’e-cmr (lettera di vettura stradale elettronica) effettuato in collaborazione con la Grimaldi Group. Una sinergia partita nel 1995 e che in 24 anni ha consentito di raggiungere numerosi obiettivi e che tanti altri se ne prefissa annualmente. Infine, il trasporto su strada ferrata, con ben 8.160 spedizioni che nel 2019 ha prodotto un risparmio di 6.100 tonnellate di CO2.

 

 

 

Il rinnovato rapporto con l’ambiente

Ed è proprio l’ambiente uno dei maggior clienti di Trans Italia, grazie al sempre maggior interesse che l’azienda mostra nel campo dell’innovazione e dell’ecosostenibilità. Un settore in costante crescita, con un aumento esponenziale dell’interesse di Trans Italia nei confronti della digitalizzazione. Un esempio sono gli investimenti nei processi di decarbonizzazione tramite i test dell’e-cmr, o con l’uso di innovative app D2D per il personale viaggiante, che permette un risparmio sulle emissioni di CO2 del 10% e un conseguente minor consumo di carta.

Trans Italia, inoltre, partecipa anche al progetto Scrubbers che punta ad una riduzione delle emissioni di zolfo in porto e alla pulizia dei fondali marini dalla piaga della plastica.

La formazione: una costante di Trans Italia

Investimenti non solo su innovazione e nuove tecnologie ma anche sulle persone. Una costante dell’azienda è quella di fornire la massima formazione possibile al proprio personale, sempre capace di affrontare le sfide che gli si presentano quotidianamente grazie ad una preparazione al di sopra della media. Qualità e sicurezza delle spedizioni e tutela della salute delle persone gli obiettivi principali di tali processi formativi, al fine di dare qualità quanto affidabilità e credibilità all’intera azienda.

Una sensibilità che Trans Italia ha non solo verso i propri clienti e dipendenti ma anche verso l’intera comunità. Un sostegno concreto anche alla formazione sul primo soccorso grazie alla distribuzione di unità di defibrillazione alle aziende del distretto industriale di appartenenza.

Gli obiettivi per il 2020

Insomma, un bilancio finale di tutto rilievo, ma che non diventa assolutamente un punto d’arrivo, ma una piattaforma di rilancio per un 2020 che già ha palesato tutte le sue sfide. Un anno che Trans Italia sta affrontando sempre con le sue caratteristiche peculiari: trasparenza, flessibilità, problem solving, formazione continua e sostenibilità ambientale.

Obiettivo di questo nuovo anno è l’implementazione di nuovi veicoli elettrici e ad idrogeno, con la chiara intenzione di guardare ad obiettivi futuri come quello ambizioso del  trasporto ad emissione zero.

Trans Italia continua a crescere. E non vuole fermarsi.


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Nelle difficoltà si trova la forza di andare avanti: "per aspera ad astra"

È nelle difficoltà che si vedono le eccellenze e si trova la forza di combattere le nuove sfide. Un motto che Trans Italia ha fatto proprio. Il coronavirus da mesi ci impone di modificare i nostri atteggiamenti e stili di vita, di cambiare il modo di vedere le cose e di lavorare, declinando tutto su una necessità di maggiore sicurezza per se stessi e per gli altri. Soprattutto in settori che non si sono mai fermati, nemmeno nelle settimane più difficili della pandemia da Covid-19.

Trans Italia ha garantito sempre la circolazione delle merci, in particolare dei beni di prima necessità, consentendo alle persone di trovare sempre tutto ciò che è indispensabile per vivere, prodotti nei supermercati ed ogni materiale fondamentale.

La nuova sfida dei trasporti

L'intero settore dei trasporti, come ogni altro, ha vissuto molte criticità ed ha attraversato una fase di profonda trasformazione.

Tuttavia, è attraverso le difficoltà che si arriva ad ottenere grandi risultati, come ci ricorda Seneca (la frase in latino è "Per aspera ad astra"). Seppur indebolito in questo momento, il settore dei trasporti è riuscito a mettere in atto miglioramenti e modifiche strutturali ed organizzative che, in prospettiva, renderanno più forte l'intero comparto.

Seneca era ben consapevole di come le difficoltà fossero in grado di forgiare il carattere di un essere umano. Tale principio ha validità universale. I diamanti si formano nelle viscere della Terra, sottoposti a pressioni inimmaginabili. Le specie animali sopravvivono adattandosi alle difficoltà del loro habitat. Le fibre muscolari crescono solo grazie a micro-lacerazioni. Allo stesso modo, una criticità come il coronavirus ha dapprima messo in difficoltà il settore dei trasporti, per poi rafforzarlo.

La digitalizzazione dei trasporti

Un esempio su tutti è la digitalizzazione. Durante l'emergenza, ogni azienda e persona ha compreso quanto sia fondamentale accelerare il progresso su tale fronte. È assolutamente indispensabile ottimizzare tutti i processi produttivi, garantendo maggiore precisione, tempistiche ridotte e tutela del personale. Una scelta che Trans Italia ha già fatto da tempo, riuscendo ad anticipare i tempi e a non farsi trovare impreparata in questo periodo.

Migliorare se stessi

Uno spirito laborioso, che cerca di migliorare se stesso e di anticipare le situazioni di criticità che ricorda il lavoro di una formica. Tutti noi ricordiamo "La cicala e la formica", favola famosissima scritta da Esopo e arrivata a noi grazie a Jean de La Fontaine. La morale della favola ci insegna che se si vuole arrivare preparati ad affrontare i momenti difficili, è necessario prima impegnarsi. Un insegnamento che Trans Italia ha sempre fatto proprio.


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Fase 2 del coronavirus: Trans Italia, le nuove regole in ufficio per la sicurezza dei lavoratori

Distanze tra le scrivanie, percorsi tracciati prestabiliti per evitare di incontrarsi, schermi di plexigass per proteggersi ed entrate contingentate. Un modo nuovo per affrontare la socialità in ufficio è la novità imposta dalla fase 2 del coronavirus, nell'attesa dell’agognato vaccino. L'azienda Trans Italia, in tempi rapidissimi, ha ritoccato modalità lavorative, organizzazione degli uffici ed accessi per tutelare i propri dipendenti all'interno dello stabilimento di Fisciano.

Fase 2 del coronavirus, le nuove regole negli uffici di Trans Italia

Dal controllo della temperatura corporea all'utilizzo obbligatorio delle mascherine, dalla ricollocazione delle scrivanie agli schermi divisori, tutto è stato pensato per garantire la sicurezza e la salute di tutti in ufficio, basandosi sulle indicazioni di Governo e Regione, ma anche sulle regole del buon senso.

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Controlli all’ingresso dell’azienda

Come imposto dal Governo, il personale, prima di entrare nella sede di lavoro può essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se questa risulta superiore ai 37,5°, non è consentito l’accesso. Dovrà contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.

Il personale, e chiunque intenda fare ingresso in azienda, non può accedere se negli ultimi 14 giorni ha avuto contatti con soggetti risultati positivi al Covid-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell'Oms.

Modalità di accesso di fornitori esterni e visitatori

Al fine di ridurre le possibilità di contatto con il personale, l’accesso di fornitori esterni è regolato attraverso l’individuazione di procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite.

Laddove possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro.

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Igiene in azienda

Pulizia e sanificazione

L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. Nel caso di presenza di una persona con Covid-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dell’area secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute e alla ventilazione dei locali.

Viene garantita la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touchmouse, con adeguati detergenti, sia negli uffici, che nei reparti produttivi.

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Precauzioni igieniche personali

È obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani. L’azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani e raccomanda la frequente pulizia delle stesse con acqua e sapone. I detergenti sono accessibili a tutti i lavoratori.

Dispositivi di protezione individuale

È obbligatorio l'uso delle mascherine. L'area di lavoro all'interno dello stabilimento di Fisciano è considerata come luogo comune. Le scrivanie sono state distanziate tra loro di almeno due metri, con pannelli divisori in plexiglass.

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Gli obblighi

L’azienda Trans Italia comunica a tutti i lavoratori, e a chiunque entri in azienda, su disposizioni delle Autorità, le seguenti regole:

  • L'obbligo di restare a casa con febbre oltre 37.5. In presenza di febbre (oltre i 37.5) o altri sintomi influenzali vi è l’obbligo di rimanere al proprio domicilio e di chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria.
  • L’accettazione di non poter entrare o permanere in azienda, e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo: sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.
  • L’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda. In particolare: mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene.
  • L'impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l'espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti.

La logistica 4.0 ai tempi del Covid-19

Il coronavirus ha profondamente cambiato la nostra quotidianità, modificando abitudini, stili di vita e toccando anche ogni aspetto lavorativo. Il governo ha scelto, a partire dal mese di marzo, di stabilire precise regole per gli spostamenti, i controlli sanitari e il distanziamento sociale.

Un settore come la logistica, ovviamente, non poteva rimanere immune a questi profondi cambiamenti. I trasporti sono andati avanti, consentendo alle persone di trovare sempre merci necessarie per vivere, prodotti nei supermercati ed ogni materiale fondamentale.

Trans Italia: spostamenti, logistica e trasporti in epoca di coronavirus

Pur dovendo convivere con gli obblighi imposti dal Covid-19 e dal governo, il buon senso e la programmazione hanno consentito a qualche azienda di non farsi trovare impreparata di fronte all'emergenza.

Trans Italia da tempo applica strumenti, regole e controlli che consentono riduzioni delle emissioni di Co2, soluzioni tecnologicamente avanzate per i trasporti e il carico/scarico merci, controlli sanitari sul personale.

I controlli sull’aria

Mesi fa, la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ha annunciato che tracce di rna di SARS-Cov-2 erano state ritrovate sul particolato (PM), le polveri sottili. Le prime evidenze relative alla presenza del coronavirus sul particolato provenivano da analisi eseguite su 34 campioni di PM10 in aria ambiente di siti industriali della provincia di Bergamo.

Di contro, Trans Italia, grazie all’utilizzo di mezzi alimentati ad LNG che consentono:

  • Riduzione delle emissioni di Co2 di circa il 15% fino al 95% con l'utilizzo di biometano
  • Miglioramento della qualità dell'aria, eliminando quasi del tutto gli inquinanti atmosferici (-70% di NOx, -99% di PM, -90% di Nmhc)

e all’intermodalità, che nel solo 2019 applicata ai nostri trasporti ha portato alla riduzione di 82.560 ton di Co2, stiamo fornendo un grande impatto nella riduzione della trasmissione del virus.

I controlli sanitari

Per prevenire il rischio di contagio da Covid-19, i vari governi hanno imposto controlli sanitari ai confini degli Stati, applicazione di periodi di quarantena preventiva all’ingresso in un altro Stato, esigenza di ridurre le trasferte del personale viaggiante, soprattutto sulle tratte internazionali.

Trans Italia, grazie all’esperienza trentennale nell’intermodalità, durante l’emergenza sanitaria ha garantito e sta garantendo, come di consueto, la movimentazione di grandi quantità di merce su lunghe distanze, applicando, ove possibile, anche la multi modalità strada-mare-ferro. In questo modo, è possibile limitare l'utilizzo del personale, facilmente controllabile dal punto di vista sanitario.

Distanziamento sociale e spostamenti

Il Covid-19 ha imposto nuove regole sul distanziamento sociale, facendo nascere nuove esigenze. Tra queste, la necessità di evitare lo scambio di documenti, di evitare gli assembramenti nelle aree di accettazione e di carico/scarico.

Grazie agli investimenti in digitalizzazione da parte di Trans Italia, tutti gli applicativi aziendali sono aperti al dialogo con sistemi esterni e quindi possono favorire la comunicazione a distanza dell’arrivo presso il luogo di carico, la prenotazione dell’orario di carico, la ricezione a distanza della documentazione di carico e persino la raccolta della firma di avvenuta ricezione delle merci limitando così la presenza del personale e alle sole attività necessarie di carico e scarico delle merci per lo stretto tempo necessario.

In materia però si richiama un intervento del governo affinché venga riconosciuta la documentazione in formato digitale «e-cmr» e pertanto tutti gli organi della filiera si adeguino al suo utilizzo.

Inoltre, è auspicabile l’implementazione di soluzioni tecnologicamente avanzate per la digitalizzazione dei processi e delle procedure documentali in una logica di interoperabilità, di concerto con i retro-porti/terminal, e una riorganizzazione logistica e potenziamento infrastrutturale delle aree di pre-imbarco.

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Green economy e digitalizzazione: le innovazioni introdotte da Trans Italia nel settore della logistica

La tecnologia corre veloce. Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad uno stravolgimento senza precedenti del mondo come lo conoscevamo. Hanno contribuito al cambiamento, in particolare, l’innovazione tecnologica, la globalizzazione, il cambiamento climatico e l’attenzione verso la sostenibilità e la preservazione del Pianeta Terra.

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Anche il settore della logistica e dei trasporti è profondamente cambiato, dovendosi dotare di nuovi sistemi informatici e tecnologici per non farsi trovare impreparato di fronte alle nuove sfide del futuro.

L'innovazione tecnologica e la green economy

In prima linea sul piano dell'innovazione tecnologica, Trans Italia da quasi un decennio sta introducendo sistemi all'avanguardia per digitalizzare il settore della logistica e promuovere un nuovo stile di lavoro che rispetti maggiormente l'ambiente.

Nel dettaglio, ecco cosa ha fatto Trans Italia per la "green economy" e la digitalizzazione:

  • 2012: abbiamo introdotto all'interno dell'azienda la scansione ottica ad alta risoluzione di tutta la documentazione di trasporto
  • 2015: abbiamo creato una piattaforma B2B che permette a tutti i clienti, mediante autenticazione con username e password, la consultazione e il download della documentazione e delle fatture relative ai trasporti effettuati
  • 2017: abbiamo improntato e seguito l'iter di approvazione dell'E-Cmr con il cluster di Alis e realizzato, nel 2018, il primo trasporto Spagna-Italia mediante utilizzo dell'E-Cmr.
  • 2018: abbiamo introdotto l'uso dell'app da parte del personale viaggiante per monitorare ed ottenere feedback in tempo reale circa gli esiti delle spedizioni
  • 2019: completamento della formazione del personale ed utilizzo al 100% degli applicativi. Contestuale predisposizione degli applicativi alla ricezione e trasmissione del dato all'esterno.

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I vantaggi

Quali sono stati i vantaggi portati dalle nuove tecnologie? In sintesi, Trans Italia è riuscita a:

  • ridurre il consumo di carta
  • fornire un feedback tempestivo ai clienti
  • migliorare i processi di lavoro
  • migliorare le performance dei dipendenti

Dal punto di vista dell'ambiente, i miglioramenti sono stati notevoli. Abbiamo stimato che se tutti i clienti utilizzassero i nostri servizi di digitalizzazione verrebbero risparmiate 4,52 tonnellate di Co2 in un anno, ossia l’equivalente di una lampadina accesa per 260 anni.

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Grazie a tutti i dipendenti Trans Italia

La Direzione di Trans Italia srl esprime a tutto il personale dipendente, e in modo particolare al personale viaggiante, la sua infinita gratitudine perché, anche in questa occasione, con professionalità, senso del dovere e responsabilità, è presente ed è in prima linea, consentendo con il proprio lavoro l’approvvigionamento dei beni di prima necessità ed il rifornimento degli ospedali.

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Ringraziando per quanto fatto e ancora tutti i nostri dipendenti continueranno a fare, raccomandiamo a tutti di essere tranquilli poiché, secondo gli scienziati, adottando le precauzioni, di cui ciascuno è stato dotato, non si corrono rischi.

Pertanto:

  • indossiamo mascherina e guanti monouso
  • prestiamo attenzione all'igiene ed al rispetto delle distanze
  • evitiamo gli assembramenti

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Trans Italia, inoltre, consapevole della necessità di tutelare una risorsa così preziosa come il proprio capitale umano, ha stipulato una copertura assicurativa a favore di tutto il personale dipendente che, in caso di infezione da Covid-19, prevede:

  • indennità giornaliera per ciascun giorno di ricovero superiore al 7°
  • indennità di convalescenza
  • assistenza post-ricovero

Quando tutto questo sarà finito, saremo felici di incontrare ciascuno di voi per stringerci in un grande abbraccio quale segno di unione e coesione che ancora una volta la nostra grande famiglia sta dimostrando.

Grazie