Draghi: "Trasporti e Logistica essenziali per superare la crisi"
Sono parole in cui riporre fiducia quelle pronunciate pochi giorni fa dal neo Presidente del Consiglio incaricato. Il premier Mario Draghi ha infatti speso parole verso il settore Logistica e Trasporti di cui Trans Italia fa parte. Il momento è stato quello delle lunghe giornate di consultazione con le delegazioni dei gruppi parlamentari. Il presupposto del neo premier è che la Logistica e i Trasporti saranno essenziali per superare sia la crisi economica sia quella sanitaria.
La campagna vaccinale anti-Covid
Innanzitutto, secondo il premier incaricato, occorrerà potenziare il settore Trasporti italiano. Obiettivo è quello di facilitare lo spostamento delle merci per il Paese, evitando di bloccarlo (vedi scenario ALIS ipotizzato durante la due giorni del 16-17 luglio 2020). Ma, ancora più importante, quello di consentire a tutto il Paese di usufruire, in tempi brevi, delle dosi di vaccino. Nei prossimi giorni inoltre si provvederà a fare il punto della situazione sui contratti dei vaccini a livello sia italiano che europeo. La crisi sanitaria che Draghi dovrà affrontare ha sicuramente messo in evidenza le criticità di un sistema, di cui Trans Italia è parte integrante. L'auspicio è quello di vedere un deciso cambio di passo, grazie ad un nome già contraddistintosi per capacità, concretezza e risultati.
Il plauso di ALIS e del presidente Guido Grimaldi
Ad accogliere favorevolmente le parole del premier Draghi è stato il presidente di ALIS, Guido Grimaldi. "Gli obiettivi prioritari indicati nel corso delle consultazioni vanno nella direzione da noi auspicata – afferma – sia per quanto riguarda il riconoscimento della professionalità degli operatori, che lavorano incessantemente in un settore fondamentale per l’economia nazionale e per la quotidianità di ciascuno di noi, sia per la chiara volontà di ripresa e ripartenza, di cui le nostre aziende e tutta Italia hanno estremamente bisogno”.
“Siamo consapevoli che il prossimo Governo avrà il difficile compito di accelerare e portare a termine il piano vaccini, per il quale appunto il prof. Draghi ha correttamente individuato la necessità di adeguare la logistica nazionale al fine di permettere una somministrazione più rapida in tutte le Regioni, riconoscendo gli operatori del trasporto e della logistica tra le categorie prioritarie destinatarie della somministrazione del vaccino”.
“Siamo davvero molto contenti e fiduciosi per la concretezza mostrata da queste prime dichiarazioni del Presidente incaricato – conclude Guido Grimaldi – e ribadiamo la piena disponibilità di ALIS, in rappresentanza di tutto il popolo del trasporto e della logistica, a collaborare con il nuovo Esecutivo e a continuare a lavorare al servizio del nostro Paese”.
Brexit, come cambia per Trans Italia il trasporto con l'UK fuori dall'Europa?
Gennaio è tempo di bilanci. Bilanci particolari, considerando l'annata particolarmente difficile. Alla quale si deve sommare anche la questione Brexit, in vigore dal 1 febbraio 2020 ma che oggi sta sortendo tutti gli effetti. Su questo e su tanto altro si è soffermato il general manager di Trans Italia, Luigi D'Auria, durante una lunga intervista rilasciata giovedì 28 gennaio 2021 sul quotidiano Il Mattino a firma di Diletta Turco dal titolo "Brexit, tegola dogana. Crescono costi e tempi per il made in Salerno".
Cosa quindi è cambiato, nella sostanza, per il settore della Logistica e dei Trasporti da un anno ad oggi? Cosa cambia per la Campania, regione a forte trazione agricola, con prodotti esportati in tutto il mondo, tra qui appunto il Regno Unito? Ad approfondire le tematiche già espresse nell'articolo è proprio Luigi D'Auria.
Cosa è cambiato con la Brexit, quali gli svantaggi, quali i vantaggi per la logistica?
L’accordo commerciale e di cooperazione firmato tra l’Unione Europea e la Gran Bretagna, al termine di un anno difficile come il 2020 segnato dalla pandemia, contiene importanti risvolti. Grazie alle intese raggiunte infatti è stata mantenuta la compatibilità di utilizzo della licenza comunitaria, il cabotaggio e i requisiti richiesti per i conducenti. Questi aspetti pertanto garantiranno una certa continuità nelle operazioni di trasporto, salvando, di fatto, quello che poteva essere il rischio di interruzione dell’esportazione di prodotti Made in Italy.
Che rischio corrono gli scambi con la Gran Bretagna e cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro in quell'area per i trasporti?
Innanzitutto le attuali procedure in vigore hanno interrotto il libero traffico delle merci ed istituito un controllo doganale alle frontiere con l’Europa. Ciò sta aumentando in modo significativo il costo del trasporto stradale da e per la Gran Bretagna. Secondo le prime stime il costo al chilometro, con una media precedente che oscillava tra 1,5 e 3 euro per viaggio, è già raddoppiato. Altro rischio è quello di essere sottoposti al rischio di dazi, ostacoli amministrativi e finanziari oltre alla mancata tutela giuridica dei prodotti a indicazioni geografica e di qualità. Senza protezione europea infatti, il pericolo è quello di subire la concorrenza sleale dei prodotti di imitazione inglesi e da Paesi extracomunitari. Un rallentamento attualmente è dovuto però alle formalità legate allo spostamento delle merci. È richiesta infatti tutta la documentazione doganale del trasporto, dichiarazioni di sicurezza e protezione che dovranno essere visionati durante i controlli all’ingresso/uscita dalla Gran Bretagna. Tali aspetti stanno determinando un rallentamento delle tempistiche di trasporto ed un correlato aumento dei costi dello stesso.
Quali beni, importati dall'Europa e soprattutto dall'Italia, rischiano di perdere mercato in UK?
Partiamo dal Sud Italia. Il settore conserviero, che è maggiormente rappresentativo. Nel 2020, nonostante la pandemia, ha avuto un trend di crescita dell’export. Ora, a causa dei rallentamenti dovuti al ripristino delle formalità doganali tra la Gran Bretagna e l’Unione Europea e gli aggravi di costi e tempistiche alla stessa legati, subirà di certo anch'esso un rallentamento. Allo stesso l’export di intere filiere industriali italiane a partire dall’agroalimentare, fino all’automotive e alla componentistica saranno messo a rischio da questo freno posto all’autotrasporto delle merci.
Un aspetto, quest'ultimo, che è forte fattore di rischio per il settore agroalimentare.
Esatto. Un settore che richiede tempistiche rapide di trasporto penalizza ancor più il Made in Italy. Pensiamo alla Campania che è tra le regioni italiane dove l'impatto avrà ripercussioni soprattutto sui comparti dell'Agricoltura, della Pesca, del Manifatturiero e del Turismo. La clientela britannica è pari infatti al 18,3% degli arrivi dall'estero, quasi il triplo rispetto alla media nazionale (6,4%). Il business del settore agroalimentare campano, il settore di maggiore risalto, pesa per circa 650 milioni di euro annui. Il valore delle vendite made in Italy oltremanica per il Sud Italia pesa per circa 3 miliardi di euro. La stima dell’impatto delle perdite potrebbe essere stabilito in circa il 6%. La Brexit ha posto un ostacolo alle spedizioni fondato particolarmente sul nodo doganale e il conseguente rallentamento dei trasporti creando effetti pesanti e immediati sull'economia reale italiana.
UK: intermodalità o tutto ruota?
L’intermodalità costituisce sempre una valida alternativa al tutto strada per diverse ragioni sia legate alla riduzione di emissioni in atmosfera sia per l’ottimizzazione dei tempi del trasporto. L’esperienza Covid ci ha dimostrato come l’intermodalità riesce a gestire al meglio i tempi morti ottimizzando il numero di persone coinvolte in ogni singolo trasporto e ottenendo grandi risultati in termini di sicurezza delle stesse, sia sotto il profilo sanitario sia collegato alla riduzione degli incidenti stradali sia sotto il profilo del miglioramento dello stile di vita del personale viaggiante. Pertanto sia il traffico Ro-ro da Salerno, ad esempio, per il Nord UK che i corridoi ferroviari rappresentano una validissima alternativa al tutto strada. Al momento però anche tali modalità, in attesa di un sistema elettronico di frontiera intelligente che sarà istituito, stanno subendo anch’essi problematiche legate alla dogana istituita.
In questi casi, quando un mercato diventa meno appetibile o più difficile da raggiungere, si cambia rotta? Come ha modificato Trans Italia il suo approccio verso il Regno Unito dopo la Brexit?
Sicuramente l’aumento dei prezzi di trasporto è il primo step. Si monitora poi il risvolto che tale aumento del costo del trasporto comporta alla commercializzazione del prodotto e se lo stesso resta competitivo. Va da sé che nel caso non lo sia verranno sviluppati altri mercati. Trans Italia ha investito molto sulla formazione dei suoi addetti alle spedizioni destinate all’estero, in modo particolare verso la Gran Bretagna, facendosi trovare pronta ad affrontare i nuovi ostacoli documentali e le connesse tempistiche di trasporto.
Ultima domanda. Ci sono margini di miglioramento delle condizioni di trasporto vero l’UK? Si sta trattando a livello europeo?
Sono in corso ulteriori trattative tra l’Europa e la Gran Bretagna volte a ridurre e/o quanto meno agevolare le problematiche legate alla Brexit. Sicuramente, l’analisi dei primi periodi di attività e l’analisi delle problematiche riscontrate aiuterà alla risoluzione delle stesse e al connesso raggiungimento di ulteriori intese. Ad ogni modo, come sosteniamo in Trans Italia da tempo, la digitalizzazione giocherà ancora una volta un ruolo fondamentale nello sviluppare i “green corridors” che consentiranno lo snellimento delle attività doganali che attualmente rappresentano il maggiore ostacolo.
Smartworking ed e-Cmr: come ottimizzare per salvare il Pianeta
Se nel 2020 lo smartworking è stato un processo forzato dagli eventi scaturiti dall’emergenza sanitaria Covid, il 2021 ha offerto sempre più nuovi spunti per un utilizzo consapevole e costante del lavoro da casa. Un processo di riottimizzazione che sta proteggendo sia la salute del nostro personale, dei nostri clienti e dei nostri autotrasportatori, sia dando innumerevoli benefici all’ambiente e alla lotta contro gli sprechi.
C’è orgoglio in quello che stiamo costruendo, giorno dopo giorno, sull’onda del nuovo motto aziendale: “Amo muovermi amando il Pianeta”. Proteggere l’ambiente e la salute di chi lavora quotidianamente con Trans Italia è diventato il mantra quotidiano di un’azienda che fa dell’interazione quotidiana con centinaia e centinaia di persone il suo marchio di fabbrica, la sua mission.
Uno smartworking efficiente
Trans Italia, nonostante queste sostanziali modifiche operative, che hanno visto ben il 60% dei dipendenti continuare a lavorare da casa in smartworking, non si è mai fermata. Mai, nemmeno durante il primo tremendo lockdown. E ciò è stato possibile solo grazie all’uso sapiente delle tecnologie e all’ottimizzazione del nostro personale. Uno dei fiori all’occhiello delle strategie di Trans Italia nel 2020 è stata la completa riorganizzazione dell’organico.
Sia per quanto riguarda il lavoro in smartwonking, dove il lavoro da casa è stato organizzato in modo tale da garantire efficienza e rapidità dei servizi. Sia per quel che riguarda il lavoro che si è continuato a compiere negli uffici, grazie ad allestimenti a norma anti-Covid, protezioni individuali, sistemi igienizzanti, pannelli e così via. L’accesso poi è consentito solo dopo essere stati sottoposti a precisi screening con test sierologici.
L’innovazione a favore dell’ambiente
Lo smartworking è solo la punta dell’iceberg di un pensiero che viaggia tra gli uffici di Trans Italia sin dalla sua fondazione, nel lontano 1984: il rispetto per l’ambiente tramite le sue politiche “green”. Non solo in ufficio poi, ma anche durante le rotte su strada, ferro o mare.
Un esempio?
Pensiamo ai sistemi e-CMR, ovvero la Lettera di Vettura elettronica. Trans Italia adopera l’e-CMR promuovendo la collaborazione tra mittenti, vettori e destinatari con notevoli vantaggi. Sia nell’intermodale marittimo che ferroviario, puntando ad una mobilità sempre più ecologica e sostenibile.
Cosa comporta?
- Riduzione del consumo di carta e delle esigenze d’archivio
- Limitazione errore umano con verifica digitale dei dati
- Monitoraggio in tempo reale della catena di trasporto
- Procedure amministrative più snelle ed efficienti
Tutto a vantaggio dell’operatività e del risparmio di materiali come la carta, favorendo quindi il rispetto dell’ambiente.
Il primo trasporto intermodale in Europa con e-cmr
Già nel febbraio 2019, insieme a Grimaldi Lines, Trans Italia ha realizzato il primo trasporto intermodale interamente gestito con CMR elettronico tra Spagna e Italia. Il porto di Valencia ha ospitato la partenza del carico partito da Madrid. Da qui, via mare, ha raggiunto il porto di Livorno da dove, nuovamente via autostrada, è arrivato a destinazione a Verona.
Il MIT al settore Logistica e Trasporti: "Grazie!"
"Ci siam dovuti fermare. Ma non tutti". Inizia così il video che il MIT, il Ministero dei Trasporti, ha voluto diffondere sui canali Rai per dire grazie a tutto il settore della Logistica e Trasporti durante l'emergenza coronavirus. Nessuno stop, nessuna pausa, neanche per riprendersi dallo shock di un evento così massivo che sta interessando un pianeta intero. Solo l'impegno, al pari di settori di vitale importanza come quello degli operatori sanitari, di professionisti che non hanno lasciato un Paese intero allo sbando.
L'impegno di Trans Italia durante la fase dell'emergenza
Un lavoro silenzioso, andato avanti per 9 mesi, in cui Trans Italia, i suoi autisti, il suo personale amministrativo, ha fatto la sua parte. Un impegno costante, fatto di sacrifici, di prevenzione, di protocolli rigidi per la salvaguardia sia del personale che dei clienti e fornitori. Un lavoro di squadra che ora passa ad un nuovo livello, ad una nuova missione, forse quella più importante di questo 2020: il trasporto dei vaccini. Trasporti speciali, da effettuare in tutta Italia mediante apposite celle frigo, capaci di mantenere temperature bassissime (dai -80 ai -70 gradi centigradi) per tenere in buono stato le dosi di vaccino. Possiamo dire che se gli operatori sanitari, i medici, gli scienziati salveranno delle vite, una piccola parte ma importante di merito sarà anche di Trans Italia e del settore logistico e dei trasporti.
Il video
"C'è chi ha permesso ai servizi fondamentali di continuare - continua la voce nel video - Chi fa in modo che, anche lontani, possiamo sentirci vicini. Donne e uomini che ogni giorno ci consentono di resistere e di continuare a guardare avanti. La logistica, i trasporti in Italia, non si sono fermati mai. Vi dobbiamo tanto. Vi dobbiamo dire: grazie!"
https://www.youtube.com/watch?v=XvfLNy2JNXM
Il messaggio sulla pagina del Ministero dei Trasporti
"Anche nella fase più acuta della pandemia, c’è chi non si è mai fermato. Da marzo ad oggi la logistica e i trasporti hanno svolto un ruolo fondamentale per l’Italia: è grazie a loro se abbiamo continuato a fare la spesa, se le farmacie e gli ospedali hanno prestato le cure a chi ne aveva bisogno, se sotto l’albero ci sarà un regalo ad aspettare i nostri cari. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in questi mesi difficili ha sempre sostenuto i lavoratori e le imprese di questi settori, a partire dalla condivisione delle linee guida sulla sicurezza sanitaria. Per rendere merito a tutte le donne e agli uomini che muovono le merci nel nostro Paese, abbiamo deciso di promuovere una campagna di comunicazione.
Dove sarà visibile lo spot
Attraverso la diffusione di uno spot tv e radio sulle reti Rai - nazionali e locali - e sui canali social del MIT.
Si comincia in televisione sabato 19 dicembre, gli orari degli spot sono i seguenti: 8,55 (Rai Uno), 12,55 (Rai Due), 13,55 (Rai Tre), 14,20 (Rai Tre), 19,30 (Rai Tre).
Seguirà domenica 20 dicembre alle 13.55 (Rai Uno), 16.45 (Rai Due), 16.50 (Rai Uno), 19.20 (Rai Due) e 19.30 (Rai Tre).
Alis, Guido Grimaldi rieletto presidente. Grande soddisfazione da Trans Italia
Guido Grimaldi è stato rieletto presidente di ALIS, Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile. Una decisione presa all'unanimità dal Consiglio direttivo dell'associazione che al suo interno ingloba i maggiori attori del settore della Logistica e dei Trasporti. Un segnale forte, che sancisce quanto di buono e di innovativo è stato fatto durante il primo mandato. Un percorso nato nel 2016, quando ALIS ha visto muovere i primi passi fino a consolidarsi oggi come stella polare della categoria.
Gli auguri del general manager di Trans Italia, Luigi D'Auria
In questo contesto, Trans Italia s'inserisce come uno dei soci fondatori dell'associazione nonché uno dei partner storici del Gruppo Grimaldi con il quale sin dagli anni '80 si è dato inizio ad un lungo e fruttuoso sodalizio.
Soddisfatto per l'occasione anche il general manager Luigi D'Auria che durante un'intervista ha voluto sottolineare l'importanza della conferma di Guido Grimaldi alla guida dell'associazione.
"Ringrazio per il sogno di ALIS - afferma D'Auria - che dal 2016 è diventato davvero realtà, e in particolare ringrazio il Presidente Grimaldi per la rinnovata disponibilità e per gli stimoli positivi che continuamente dà alla nostra Associazione”.
Quattro anni in sinergia
La riconferma arriva al termine di un anno complicato. Per tutti, in tutti i settori: dal produttivo al sanitario passando per il culturale e ovviamente per quello dei trasporti. Un settore, quest'ultimo, che come dimostrato anche durante l'evento della due giorni di ALIS di luglio, è indispensabile affinché un Paese come l'Italia non si fermi. Le difficoltà però, come dimostrato da Trans Italia sin dall'inizio del periodo di emergenza sanitaria, si possono superare. Occorrono una programmazione seria e prendendo spunto da valori forti che provengono da una lunga storia di eccellenza. É condividendo questi valori che la sinergia con ALIS e col presidente Grimaldi ha preso il volo, creando tutti insieme un'unione d'intenti che oggi, a quasi un anno dall'inizio della pandemia, ci fa ben sperare. Il prossimo impegno, non di poco conto, sarà quello del trasporto dei vaccini, possibile solo a temperature bassissime (dai -70 ai -80 gradi centigradi) tramite apposite celle frigo.
Insomma, un 2020 irto di pericoli ma anche di speranza. E di fiducia: quella che Trans Italia ha riposto ancora una volta in un leader carismatico e lungimirante, alle quali vanno tutti i migliori auguri per altri quattro anni ricchi di successo. Insieme.
D’Auria al Quotidiano di Sicilia: “Autostrade del Mare vero trait-d’union tra produttori e consumatori”
Il general manager di Trans Italia, Luigi D'Auria, intervistato dal Quotidiano di Sicilia in un articolo uscito il 28 novembre, si sofferma sulla fondamentale importanza che le Autostrade del Mare assumono ogni giorno di più in termini di risparmio energetico, ottimizzazione dei costi, tempistiche ed impatto ambientale. Una strategia che oramai diventa sempre più imprescindibile nel mondo dei trasporti e della logistica. Uno strumento che fornisce ampi benefici non solo agli operatori in sé ma a tutto l’indotto fino ad arrivare alla comunità stessa.
Le Autostrade del Mare e l'intermodalità le vere politiche vincenti
“La nostra azienda – spiega D’Auria, intervistato dal Quotidiano di Sicilia - ha contribuito nel tempo, grazie all’utilizzo delle Autostrade del Mare, a fare da trait-d’union tra produttori e consumatori ma anche da acceleratore per questi ultimi. Difatti, l’utilizzo dell’intermodalità marittima, grazie alla storica partnership con l’armatore Grimaldi, non ha solo garantito una continuità territoriale ma anche una possibilità per le aziende del Mezzogiorno d’Italia di aprirsi a nuovi mercati che prima sembravano inaccessibili”.
Gli effetti finali per aree strategiche fondamentali nell’economia del Mediterraneo come la Sicilia, risultano così determinanti.
“Le aziende siciliane - spiega D'Auria - mediante l’utilizzo dell’intermodalità, riescono in tal modo ad approvvigionarsi di materie prime in tempi celeri. E risultano al tempo stesso competitive sui mercati nazionali ed esteri grazie ai costi ridotti che lo Short sea (trasporto marittimo a corto raggio, ndr) offre”.
Ambiente, rispettarlo è la chiave per un futuro migliore
Non solo ottimizzazione quindi. Si parla anche di rispetto per l’ambiente, per il personale, con un continuo sguardo al futuro a cui Trans Italia guarda da ben 36 anni. Basti pensare ai risparmi in termini di CO2 che il sistema short sea ha prodotto, rispetto all’uso intensivo del traporto su gomma.
Un esempio pratico è dato dalla seguente grafica. Si mettono a confronto le emissioni di anidride carbonica tra trasporto su gomma e quello via mare:
Il senso di responsabilità nel periodo Covid-19
Il settore della Logistica e dei Trasporti, soprattutto in questa tragica esperienza del Covid-19, più volte ha dimostrato di essere il vero cardine per far si che tutti gli altri comparti, dall’economia alla Sanità alla produzione, possano sopravvivere. Una responsabilità, certo, che però l’azienda si è presa in pieno. Ricevendo anche diversi riconoscimenti per l’impegno e la capacità di rispondere in tempi rapidi e certi alle varie necessità del Paese.
“Da non tralasciare – conclude D’Auria – l’aspetto legato alla green ed alla blue economy. Si creano nuove opportunità sui territori grazie a questa sinergia in crescendo tra logistica sostenibile e piccole e medie imprese. Una logistica quindi di “servizio” intesa come supporto e collaborazione che non si è mai interrotta anche in un periodo storicamente difficile come quello recente legato alla diffusione del Covid-19”.
D'Auria al Premio Industria Felix: "Riconoscimento che testimonia la giusta direzione dell’azienda su ambiente, sociale e governance"
"Siamo soddisfatti del riconoscimento del premio da parte di Industria Felix che premia Trans Italia tra le 10 top imprese con sede legale in Italia per performance gestionali e affidabilità finanziaria Cerved del settore Logistica e Trasporti riconoscendogli valori come competitività, affidabilità e sostenibilità". Esordisce così Luigi D'Auria, general manager di Trans Italia che ieri ha pronunciato queste parole durante la cerimonia di premiazione dell'ambìto Premio Industria Felix.
Il Premio Industria Felix
Il Premio Industria Felix è organizzato dal trimestrale di economia e finanza Industria Felix Magazine (supplemento de Il Sole 24 Ore) diretto da Michele Montemurro, in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, Sustainable Development, Associazione culturale Industria Felix, con le media partnership di Ansa e Il Sole 24 Ore. Un riconoscimento prestigioso, che nasce dall'inchiesta giornalistica realizzata insieme a Cerved su 1.068.000 bilanci di società di capitali con sede legale in Italia.
Ambiente, Sociale e Governance
"Tale riconoscimento - continua D'Auria - giunge in un momento storico particolare e testimonia la giusta direzione dell’azienda nel portale avanti politiche basate su valori ESG (Environmental, Social and Governance ossia ambiente, sociale e governance) basilari per la sostenibilità degli investimenti e il miglioramento del profilo rischio/rendimento dei portafogli".
É da oltre 36 anni che Trans Italia percorre l'Italia e l'Europa avendo come stella polare questa triade di valori. Dal costante investimento in tecnologie utili alla riduzione delle emissioni di Co2 al perseguimento di politiche miranti alla riduzione dei costi di trasporto. L'ottimizzazione delle rotte tramite l’uso della multimodalità Road/Short-Sea/Rail che consente la mobilità delle merci con un ridotto numero di personale e riduce l’emissioni. Il risparmio energetico grazie a un preciso e continuo processo di digitalizzazione, che consente di velocizzare le pratiche riducendo l'uso di carta. Tutto a beneficio del nostro ecosistema.
L'importanza del capitale umano
Benefici sensibili, che migliorano le condizioni di lavoro del nostro indispensabile personale qualificato, a cui Trans Italia dà ancora una volta i più sentiti "GRAZIE". A coloro che anche in questo periodo di pandemia mondiale sono riusciti a non perdersi d'animo. Continuando a fare quel che sanno fare meglio: permettere alle merci, agli alimenti, ai medicinali di arrivare nelle nostre case o nei presidi.
"Un ringraziamento particolare va al nostro capitale umano - conclude il discorso Luigi D'Auria - che ogni giorno con grande senso di appartenenza, dedizione e spirito di squadra contribuisce a portare avanti i progetti aziendali mirando a traguardi sempre più ambiziosi".
A Trans Italia l'"Alta Onorificenza di Bilancio" del "Premio Industria Felix - L’Italia che compete e riparte 2020"
Martedì 17 novembre, alle 16.20 circa, Trans Italia riceverà l’”Alta Onorificenza di Bilancio” del “Premio Industria Felix – L’Italia che compete e riparte 2020”. Un premio di assoluto prestigio di cui l’azienda, lo staff, gli autisti e l’intera famiglia D’Auria vanno profondamente orgogliosi. Un riconoscimento che arriva in un particolare periodo storico, in cui ogni azienda ha un’assoluta necessità di sapere che si sta lavorando bene. A conferma per staff e dirigenti di Trans Italia che si è sulla giusta rotta, percorsa con costanza e dedizione come fatto in questi 36 anni di storia.
Da chi viene assegnato il Premio Industria Felix?
Il Premio Industria Felix è organizzato dal trimestrale di economia e finanza Industria Felix Magazine (supplemento de Il Sole 24 Ore) diretto da Michele Montemurro, in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, Sustainable Development, Associazione culturale Industria Felix, con le media partnership di Ansa e Il Sole 24 Ore. Il lavoro e si basa sull'inchiesta giornalistica realizzata quest’anno insieme a Cerved su 1.068.000 bilanci di società di capitali con sede legale in Italia.
Il premio a Trans Italia per la sua affidabilità
La motivazione che ha spinto la commissione tecnica nell’inserire Trans Italia tra le “Top imprese italiane per performance gestionale e affidabilità finanziaria dei settori Trasporti e Logistica” è da ricercare nei risultati ricavati dal lavoro di un particolare e sofisticato algoritmo. Suo il compito di individuare le imprese più virtuose per settore e selezionare un numero ristretto di aziende ritenute solvibili o sicure. Un calcolo analizzato grazie al Cerved Group Score, una valutazione sintetica del merito creditizio delle imprese italiane realizzata da Cerved. Un'analisi ottenuta attraverso una suite di modelli statistici che consentono di stimare per ogni impresa italiana una probabilità di insolvenza.
Una manifestazione inedita
Il 3 novembre scorso e fino al termine dell'evento il 27 novembre, Trans Italia ha iniziato il suo percorso partecipando attivamente, con un proprio stand virtuale, a questo prestigioso evento. Obiettivo quello di mettersi in relazione con le altre eccellenze del Made in Italy. Dall’Agroalimentare all’Ambiente, dalla Moda alla Ristorazione e ovviamente alla Logistica e Trasporti, in cui Trans Italia è da anni leader. Il cuore dell'importante appuntamento è dal 16 al 18 novembre, in cui sarà dato ampio spazio ai dibattiti e agli interventi istituzionali nonché alle premiazioni. La cerimonia sarà online sul sito del Premio Industria Felix, presentata dal giornalista Rai1, Angelo Mellone, e dalla giornalista e conduttrice del Tg1 Maria Soave. All’interno dell’Università Luiss Guido Carli di Roma, sede fisica della cerimonia, vi saranno esclusivamente i presentatori e gli ospiti istituzionali. Le aziende premiate invece saranno in collegamento online tramite piattaforma Zoom.
Il messaggio del direttore di Industria Felix magazine, Michele Montemurro
“Da febbraio ad oggi il quadro è profondamente mutato – ha analizzato il particolare momento Michele Montemurro, direttore responsabile del magazine Industria Felix - così come le vostre performance gestionali. Che probabilmente non saranno le stesse del 2018 o del 2019. Nonostante la ripresa prevista dopo l’arrivo del vaccino, i ricavi delle imprese italiane rimarranno nel 2021 circa 10 punti al di sotto rispetto ai livelli pre-Covid. I risultati saranno però fortemente differenziati, con pochi settori che riusciranno ad accrescere il fatturato nel biennio a causa della pandemia".
L’impatto del Covid
“Il Covid-19 ha cambiato le nostre abitudini e il nostro modo di comunicare – conclude Montemurro - ci ha imposto di rapportarci con gli altri con l'utilizzo di nuove tecnologie. Anche se fino ad oggi utilizzate con il timore di apparire poco formali e incisivi. Ci siamo accorti che la digitalizzazione in alcune specifiche circostanze aumenta la produttività e abbatte i costi. E noi siamo tra i primi in Europa a lanciare un nuovo paradigma che ci consente di raccogliere le sfide che la fase attuale ci pone dinanzi con grande interesse. Ci siamo rimessi in cammino adattandoci alle esigenze del nostro tempo, perché bisogna ripartire e farlo presto. Ce la faremo se riscopriremo un impegno concreto collettivo e se riusciremo a guardare lontano e ad affrontare debolezze che qualche volta non vogliamo vedere”.
E se si fermassero tutti i trasporti, cosa accadrebbe? Ecco lo scenario di ALIS in collaborazione con Trans Italia
Spesso quando facciamo la spesa quotidiana ci limitiamo, come è giusto che sia, ad esaudire ogni nostra necessità. Ma come ci arrivano quei beni su quegli scaffali? Non ci pensiamo mai, eppure se riusciamo a compiere, ogni singolo giorno, quelle miriadi di azioni alle quali siamo abituati, è per merito di un trasporto. Che sia dal produttore al distributore o dal distributore al centro commerciale o al piccolo negozio, gli oggetti non si muovono da soli.
Vien da sé che con questa premessa si intende subito l’importanza strategica fondamentale del settore Logistica e Trasporti, che anche durante questa lunga emergenza coronavirus non si è mai fermato. Guai se lo facesse. Possiamo però provare ad immaginare cosa accadrebbe se quella farina non arrivasse presso il forno, se quei medicinali non arrivassero più in farmacia o negli ospedali, se non arrivassero più i pezzi di ricambio per le nostre auto o per i nostri elettrodomestici.
Lo scenario di Alis: cosa accadrebbe se si fermassero la logistica e i trasporti?
In questo tempo in cui gli scenari di lockdown si susseguono, ci ha pensato ALIS, Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile ad immaginare quello che ci aspetterebbe in caso di blocco dei trasporti. Lo scenario, presentato durante l’ultima edizione dell’evento “La due giorni di Alis – La ripresa per un’Italia in movimento” tenutasi presso l’Hilton Sorrento Palace il 16 e 17 luglio 2020. Ecco i punti salienti:
Giorno 1 - L'inizio
- Le spedizioni di ogni genere si bloccherebbero: lettere, giornali e pacchi di vario genere non possono essere spediti.
- Stesso dicasi per i cantieri edili, dove le mancate consegne dei materiali determinerebbero la sospensione dei lavori. È solo l’inizio però.
Giorno 2 - I primi problemi
- Iniziano i primi problemi relativi alla raccolta e smaltimento dei rifiuti che non possono più essere trasferiti presso i grandi centri di stoccaggio, inceneritori o termovalorizzatori. I rifiuti semplicemente non verrebbero più raccolti, ammucchiandosi per le strade. Le isole ecologiche e i cassonetti si riempiono fino alla chiusura.
- Stop alla consegna di alimenti freschi come frutta e verdura, né di carne nei negozi. Ci si affida ai preconfezionati già presenti sugli scaffali e, per ora, ai surgelati. I primi a non poter più ricevere le forniture di alimentari sono gli hotel.
- Tutta la produzione industriale, in mancanza di materie prime, si ferma.
- Negli ospedali si è costretti ad effettuare solo le prestazioni più urgenti. Non vi sono i medicinali e le forniture necessarie per tutti i casi.
Giorno 3 - Raschiare le scorte
- Nei negozi di alimentari, dopo soli tre giorni, iniziano a scarseggiare i beni. Si dà fondo alle scorte, ma non per molto.
- Nel frattempo le stazioni di servizio iniziano ad esaurire le riserve di gasolio, rendendo più complicati i rifornimenti di combustibile per auto private, trasporti pubblici ed autoarticolati.
- Arrivati a questo punto, i ristoranti sono i primi a decidere per la chiusura.
Giorno 4 - Stop all'informazione e alle stazioni di servizio
- Il quarto giorno arriva lo stop ai mezzi d’informazione cartacei. La carta, materia prima per la stampa di quotidiani e riviste, non arriva più alle tipografie. I giornali cartacei, a cui siamo ancora legati, cessano di arrivare nelle edicole.
- Nei negozi di alimentari terminano anche le scorte di surgelati. È la corsa ai rifornimenti a determinare questa lotta per l’approvvigionamento.
- Le stazioni di servizio, dopo aver raschiato l’ultima goccia di benzina, sono costrette alla chiusura, in assenza di autocisterne che le riforniscano.
- Va da sé che arrivi anche il blocco della maggior parte dei trasporti pubblico.
Giorno 5 - Inquinamento e blocco totale
- Il cibo nei supermercati termina così come i capi d’abbigliamento nei negozi.
- Al quinto giorno le attività produttive sono costrette a smaltire i fanghi di depurazione direttamente nei laghi e nei corsi d’acqua, provocando un’escalation velocissima in termini di inquinamento delle matrici acqua-aria-suolo. L’aria diventa irrespirabile e rende ogni attività impossibile.
In cinque giorni accadrebbe l’impensabile. Una simulazione che rende l’idea e dimostra quanto le attività di logistica e trasporti siano indispensabili per far si che esistano tutte le altre. Un impegno, quello di tenere in vita il Paese, che Trans Italia porta avanti da 36 anni e che oggi, ancor di più, vuole rispettare. Con dedizione, sacrificio e professionalità, seguendo tutte le norme anti-Covid per proteggere personale, autisti e clienti.
Come Trans Italia garantisce ed ottimizza i trasporti ai tempi del Covid-19:
- con la mentalità che da sempre caratterizza un lavoro ultratrentennale, fatto di professionalità, trasparenza e innovazione.
- tramite l’uso della multimodalità Road/Short-Sea/Rail che consente la mobilità delle merci con un ridotto numero di personale e riduce l'emissioni di polveri sottili. Secondo uno studio della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) si è arrivati alla conclusione che tracce di Rna di SARS-Cov-2 sono state ritrovate sul particolato (PM), le polveri sottili. Ed è grazie all'utilizzo di mezzi alimentati ad LNG (metano liquido) e dell'intermodalità - strategia che nel solo 2019 ha portato alla riduzione di 82.560 ton di Co2 - Trans Italia combatte, giorno dopo giorno, la diffusione del virus eliminando alla radice ogni forma di trasmissione tramite polveri sottili.
- attraverso un processo preciso e continuo di digitalizzazione delle varie fasi del trasporto, che consente non solo la velocizzazione dello stesso ma anche la riduzione del contatto presso i vari stabilimenti di carico/scarico oltre che presso i vari porti/terminale e le code presso questi ultimi
Come Trans Italia preserva il capitale umano dal contagio:
- con la formazione e la dotazione del personale al rispetto di tutte le norme anticovid. A partire dalle pratiche più elementari come la misurazione della temperatura corporea e il corretto utilizzo dei DPI (Dispositivi di prevenzione individuale) di seconda categoria forniti in dotazione e riconosciuti dall'Inail e dall'ISS fino alla frequente pulizia dei punti di contatto e la sanificazione dei locali e mezzi aziendali
- con il continuo monitoraggio del proprio personale, sia in ufficio che in strada, dando prova di non aver mai abbassato la guardia, nemmeno durante la riapertura nella fase 2. Test sierologici, tamponi e un uso sapiente dello smart-working sono e saranno le pratiche che Trans Italia adotterà fino al definitivo termine dell'emergenza. Il vero motore dell'azienda, quello che permette il trasporto di beni, materie prime, generi alimentari e farmaci è il nostro personale, che sia davanti un videoterminale o al posto di guida. Preservare il nostro capitale umano ha la priorità su tutto.
- con il coinvolgimento e la sensibilizzazione del personale nella stretta attuazione, sia in azienda che nella vita privata di tutte le raccomandazioni volte a prevenire la diffusione del contagio. É sinonimo di responsabilità e serietà il procedere con l'immediata segnalazione di contatti, anche non stretti, con casi di pazienti positivi al fine di una corretta analisi e gestione.
L’impegno di Trans Italia affinché ciò non accada mai
Trans Italia non si tirerà mai indietro, continuando a lavorare e a dare il proprio contributo, qualunque siano le condizioni, per evitare che questo terribile scenario non si realizzi mai.
Covid-19, Trans Italia pronta ad affrontare anche questa nuova fase
Il Covid-19 è tornato prepotentemente nelle nostre vite dopo che l’estate ci aveva dato una parvenza di normalità. Il Paese intero oggi però è alle prese con una nuova fase dell’emergenza sanitaria. Il numero di contagi cresce in modo esponenziale e le autorità stanno tornando sulla via delle restrizioni, al momento unica via per limitare i contagi. Il periodo del primo lockdown, da marzo a maggio, è stato duro. Durissimo. L'economia italiana rischia il blocco totale e le richieste di aiuto verso il governo di intensificano ora dopo ora.
Trans Italia, in questo contesto, non si è mai fermata, nonostante tutte le difficoltà. Né dall’effettuare le nostre attività in tutto il mondo, ripercorrendo quotidianamente tutte le rotte consolidate. Né dal proteggere i nostri dipendenti, i nostri autisti, i nostri clienti con un protocollo anti-Covid ferreo, che ci ha permesso di andare avanti. Un lavoro di prevenzione h24, senza sosta alcuna, che va oltre le logiche aziendali. Siamo chiamati ad agire in maniera etica oltre che economicamente sostenibile, consci di avere delle forti responsabilità non solo verso noi stessi, i nostri dipendenti, i nostri clienti ma verso un'intera popolazione.
Se si blocca la logistica, si blocca un intero Paese
Ma quali sono queste responsabilità? Se si ferma il settore della logistica e dei trasporti, si ferma un Paese intero. Questo è un dato, come pure è un dato che Trans Italia rappresenta una grande fetta di questo settore, assicurando tutti i giorni che settori nevralgici come la Sanità, i rifornimenti dei supermercati, la consegna delle materie prime per il comparto industriale ed agricolo e tanto altro, non si fermino mai. Basti pensare alle forniture di mascherine dalle industrie ai presidi medici o semplicemente nei luoghi di vendita oppure alla consegna degli alimenti come grano, prodotti ortofrutticoli, carne e quant'altro. Ecco perché è molto sentita la responsabilità di osservare le regole in maniera corretta e continua. L'impegno di Trans Italia è nel mantenere i servizi essenziali, sempre più nevralgici ed indispensabili affinché il Paese possa sostenere e superare con successo anche questa nuova fase.
Le contromisure di Trans Italia contro il Covid-19
Da marzo Trans Italia si è impegnata nel rimodulare, in maniera certosina, tutte le attività, sia d'ufficio che in strada, assicurando il massimo rispetto sia dei vari DPCM del governo che delle indicazioni dell'Istituto Superiore della Sanità. Ecco quindi degli esempi:
- Attualmente il personale di Trans Italia è operativo al 100%. Di questi dipendenti però, ben il 60% continua la sua attività di controllo e di organizzazione da casa, in smart working. E quindi in totale sicurezza per sé e per i propri colleghi, dando il normale apporto alla programmazione quotidiana.
- Per il restante personale l’accesso negli uffici aziendali, alla guida o alla manutenzione di strutture e autoveicoli è consentito solo dopo essere stati sottoposti a precisi screening con test sierologici.
- Ogni giorno inoltre, l’accesso agli spazi e ai mezzi è consentito solo se muniti di dispositivi di prevenzione individuale (DPI) di 2° categoria approvati dall'Inail e dall'Iss e dopo aver effettuato il rilevamento della temperatura grazie anche al potenziamento del personale addetto alla sorveglianza sanitaria. La continua sensibilizzazione del personale a comportamenti responsabili in azienda e nella vita privata costituiscono la base per affrontare l'ormai attuale emergenza sanitaria.
- Fondamentale è la sanificazione degli ambienti. Così come iniziato a marzo, durante la prima fase del Covid, Trans Italia non ha mai abbassato la guardia. Continuano ad essere attive le procedure di sanificazione e messa in sicurezza. Sia dei locali che dei veicoli aziendali oltre che dei ventilconvettori degli impianti di riscaldamento e climatizzazione, al fine di prevenire in ogni modo possibili occasioni di contagio.
- Seguendo le normative sul distanziamento, le scrivanie negli uffici sono state distanziate di almeno 2 metri, con l'aggiunta di barriere in plexiglass. In modo così da fornire ulteriore protezione ed isolare quanto più possibile il dipendente e ridurre quindi sensibilmente l'eventuale rischio contagio.
Gli obblighi
Come già comunicato lo scorso maggio, gli obblighi di Trans Italia verso tutti i lavoratori, e a chiunque entri in azienda, su disposizioni delle Autorità, rimangono i seguenti:
- L’obbligo di restare a casa con febbre oltre 37.5. In presenza di febbre (oltre i 37.5) o altri sintomi influenzali vi è l’obbligo di rimanere al proprio domicilio e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.
- L’accettazione di non poter entrare o permanere in azienda, e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo: sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.
- L’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda. In particolare: mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene.
- L’impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti.
Un augurio per il futuro
L'impegno, la costanza, la programmazione e l'ottimizzazione sono le caratteristiche in cui Trans Italia confida da sempre. Un modus operandi che non riguarda solo le difficoltà di questa pandemia mondiale bensì tutte le sfide che l'azienda affronta dal 1984 ad oggi. Tante altre ce ne saranno, ma l'augurio è che si possa superare insieme anche questo periodo, confidando nel senso di appartenenza, di unione e di protezione reciproca che da sempre portano avanti il brand in tutto il mondo.
Buon compleanno a Trans Italia, dal 1984 ad oggi 36 anni di successi
Trans Italia compie gli anni. Ben 36 candeline da quel 29 ottobre del 1984, quando la famiglia D'Auria decise di entrare nel mondo dell'imprenditoria e dei trasporti. Un compleanno che arriva in uno dei momenti più difficili per l’economia mondiale a causa dell’emergenza sanitaria. Ed è da qui, che con orgoglio, l’azienda riparte: dai numeri di un’annata difficile ma comunque vincente, ripartendo con una chiave ottimista per il futuro. Un orizzonte che continua a guardare alla strategica importanza della multimodalità Road/Short-Sea/Rail, chiave fondamentale per rientrare nei temi di sostenibilità energetica ed ambientale che sono al centro dell'azione di Trans Italia sin dalla sua fondazione.
Spazio quindi al green, all’innovazione, alla riduzione dei costi di trasporto con i continui investimenti. Un esempio? I 30 nuovissimi IVECO S-Way, alimentati a LNG (gas naturale liquefatto), che rappresentano solo una prima parte di un investimento previsto nel biennio 2020/22 e che porterà ad un ringiovanimento progressivo del parco automezzi di Trans Italia, con ben 250 unità nuove di zecca che vanno a completare una flotta da oltre 2500 mezzi da fornire ai nostri autisti altamente qualificati.
Gli inizi negli anni ’80 fino alla svolta del 1995
Solo 36 anni fa la famiglia D’Auria partì da un piccolo comune della provincia di Salerno, Mercato San Severino. Un'azienda solida e in continua crescita che in breve tempo arriverà a toccare tutto il Mediterraneo. Nel 1986, con l’acquisto dei primi semirimorchi inloaders, capaci di trasporti di grandi lastre, si ha un primo upgrade che culmina due anni dopo con l'apertura della sede Trans Italia a Patrasso, grande porto della Grecia nel mar Ionio.
La partnership di Trans Italia con la Grimaldi Lines
La svolta però arriva nel 1995 con la creazione di un legame che dura ancora oggi con la Grimaldi Lines. Ed è proprio con la Grimaldi che sempre nel 1995 si apre per Trans Italia l'era delle Autostrade del Mare con il primo trasporto Ro-Ro (da ruota a ruota, ovvero i primi trasporti via traghetto, che all’epoca si usavano solo per le rotte con le isole). Da Salerno salpa una nave della Grimaldi Lines con a bordo i mezzi ruotati di Trans Italia. Destinazione: Barcellona. Il dado è tratto. Il sogno di una creazione di rotte Ro-Ro più ampie, e di un sistema di SSS (Short Sea Shipping) è a portata di mano.
Sempre nel 1996 si apre la filiale di Valencia mentre solo un anno dopo la flotta arriva alle 500 unità. Ad oggi sono ben tre le filiali spagnole (Valencia, Barcellona e Tarragona) a conferma dell'importanza strategica della penisola iberica. Un mercato di rilievo che contribuisce ad aumentare il prestigio internazionale dell'azienda all'interno di uno dei mercati più floridi dell'area Mediterranea. La connessione con la famiglia Grimaldi è fondamentale. L'espansione strategica del Gruppo Grimaldi in tutto il Mediterraneo consente di aprire nuovi mercati e conseguentemente, nuove filiali, andando ad ampliare notevolmente il network.
Gli anni 2000 fino ad oggi
Ad oggi le business units solo in Italia sono 14, mentre 7 sono le sedi all’estero. Le aperture di filiali nazionali si sono susseguite nel tempo quale chiave di supporto organizzativo in corrispondenza dei principali porti/terminal italiani dai quali si è arrivato a raggiungere sempre nuovi mercati. Ed ecco che nel 2005 si è arrivati a raggiungere Tangeri in Marocco e nel successivo 2006 Tunisi, dove nello stesso anno viene istituita una nuova business units dell'azienda. Le tappe da raccontare sarebbero infinite. Ultima in tal senso è l'apertura della filiale di Brühl in Germania in chiave strategica per il traffico rail.
I numeri del 2019
Oltre 1500 clienti serviti in oltre 30 porti in tutto il Mediterraneo, da Tangeri ad Istanbul. Nuove rotte in Germania, via rail, e l’apertura dei mercati in Turchia e Bulgaria completano un quadro che ad oggi vede un parco automezzi di 2500 unità, 400 dipendenti a tempo indeterminato, oltre 129.000 spedizioni on the road (quasi il doppio rispetto al 2017, fermo a 88.000).
Poi, 26.000.000 i milioni di chilometri percorsi solo nel 2019, tutti con mezzi Euro 6 e LNG il cui uso ha permesso un risparmio in termini di CO2 del 15%. Sono state invece 74.000 nel 2019 le spedizioni Short Sea all’interno dell’area del Mediterraneo mentre per il rail si parla di ben 8160 spedizioni che hanno prodotto, solo lo scorso anno, un risparmio di ben 6100 tonnellate di CO2. Dati che si agganciano perfettamente alla politica aziendale che vede di cruciale interesse investire sempre di più nella multimodalità Road/Short-Sea/Rail.
Politiche Green in strada e in ufficio
Quando si parla di risparmio energetico ed eco-sostenibilità non pensiamo solo al capitolo emissioni bensì a tutte le attività aziendali. Ecco perché Trans Italia porta avanti dalla sua fondazione concetti quali il risparmio energetico, il riciclo e la riduzione di emissioni. Degli esempi? Pensiamo alle politiche votate alla sostenibilità reale quali l'utilizzo di arredi in cartone, la creazione di impianti a riciclo dell'acqua, un attento smaltimento e cura dei rifiuti e la riduzione dell'inquinamento acustico e atmosferico grazie a veicoli LNG.
Un capitolo a parte va poi speso per necessità di digitalizzazione dei processi che riduce drasticamente l'uso della carta. Ecco perché l'implementazione di un'app dedicata alla digitalizzazione delle varie fasi della spedizione e una Piattaforma B2B che permette a tutti i clienti, mediante autenticazione con username e password, la consultazione e il download della documentazione e delle fatture relative ai trasporti effettuati. Cosa significa in termini pratici? Che se tutti i nostri clienti utilizzassero i nostri servizi di Archiviazione Documentale Digitale verrebbero risparmiate 4,52 tonnellate di CO2 in un anno, l’equivalente di una lampadina accesa per 260 anni! Mica male no?
Plastica in mare? No grazie!
Il mare è la nostra vita. Grazie alla nostra politica di Short Sea Shipping, è diventato la nostra autostrada per eccellenza. Ecco perché ci teniamo a tenerlo pulito collaborando con il Gruppo Grimaldi, dotato di navi di ultima generazione fornite di scrubbers che eliminano le emissioni in porto e sono capaci di ripulire il mare dalla plastica preservando e tutelando così anche l'ecosistema marino e il futuro delle prossime generazioni.
Il Futuro
La leadership di Trans Italia, partita dal capostipite e fondatore Domenico D’Auria, oggi è alla terza generazione con il general manager Luigi D’Auria. Ma gli obiettivi, oggi come allora, non sono mutati. Trasparenza, flessibilità, disponibilità, attenzione sia alla sostenibilità aziendale che a quella ecologica saranno sempre alla base delle strategie aziendali. Ogni giorno lo sguardo è puntato verso il futuro dei trasporti e della logistica. Ecco perché sono in programma importanti investimenti volti a sfruttare l'opportunità che il Gruppo Grimaldi offrirà da qui al prossimo futuro. Un esempio? Le nuove navi ibride per trasporto rotabili GG5G (Grimaldi Green 5th Generation) le quali saranno in grado di trasportare fino a 500 trailer. Un progetto davvero ambizioso e completamente sposato in quanto consentirà di ridurre ancor più il traffico dei veicoli su strada e tutte le esternalità connesse come gli incidenti stradali.
L'innovazione sarà sempre più la stella polare da seguire. Si punterà sempre più su nuove tecnologie con le quali raggiungere obiettivi di primaria importanza come il trasporto ad emissioni zero e la riduzione dei costi di gestione. Con l'orgoglio di un’impresa che, proprio quest’anno, allo scoccare delle 36 primavere, ha dimostrato ampiamente la sua solidità, superando ogni ostacolo, compreso quello terribile del Covid-19, permettendo ad un intero Paese di rimanere unito grazie ai suoi servizi e la sua professionalità.
Trans Italia alla prossima edizione di Industria Felix, la fiera internazionale digitale e sostenibile
Dal 3 al 27 novembre sarà in scena l’edizione 2020, totalmente in digitale, dove oltre 500 aziende virtuose avranno la possibilità di entrare in contatto tramite il business matching online
Oltre 500 aziende, centinaia di amministratori delegati e dirigenti delle più grandi e virtuose aziende di questo Paese e non solo. Tutti insieme in un evento digitale, in perfetto stile “smart” per andare incontro alle restrizioni date dal Covid-19. È questa l’ambientazione dell’edizione 2020 della fiera internazionale di Industria Felix da cui l’omonimo premio, organizzata dal trimestrale di economia e finanza Industria Felix Magazine (supplemento de Il Sole 24 Ore) diretto da Michele Montemurro, in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, Sustainable Development, Associazione culturale Industria Felix e con le media partnership di Ansa e Il Sole 24 Ore.
"Ci siamo rimessi in cammino adattandoci alle esigenze del nostro tempo" ha affermato il direttore responsabile di Industria Felix Magazine, Michele Montemurro. "Perché bisogna ripartire e farlo presto. Ce la faremo se riscopriamo un impegno concreto collettivo e se riusciamo a guardare lontano e ad affrontare debolezze che qualche volta non vogliamo vedere. Noi abbiamo provato a farlo anche in questa circostanza. E dopo aver analizzato con Cerved 1.068.000 bilanci, dal 16 al 18 novembre 2020 realizzeremo la prima edizione nazionale online di Industria Felix - L’Italia che compete. Ma soprattutto nel mese di novembre realizzeremo una tra le più grandi fiere digitali e sostenibili d’Europa in relazione ai ricavi e alla redditività delle imprese virtuose coinvolte. Con Business matching online che consentiranno alle aziende di connettersi direttamente tra loro".
Trans Italia presente all'edizione 2020
Connessione. Un ambito che Trans Italia conosce alla perfezione è quello di mettersi in rete, collegarsi a luoghi fisicamente lontani, eliminando le distanze e permettendo a Paesi interi di dialogare. Dal 3 al 27 novembre 2020 Trans Italia farà parte di tutto ciò, partecipando attivamente, con un proprio stand virtuale, a questo prestigioso evento. Obiettivo quello di mettersi in relazione con le altre eccellenze del Made in Italy. Dall’Agroalimentare all’Ambiente, dalla Moda alla Ristorazione e ovviamente alla Logistica e Trasporti, in cui Trans Italia è da anni leader.
È questo infine lo scopo di Industria Felix e del più potente motore di ricerca di aziende gestito con Cerved e Atoka. Al suo interno oltre 6 milioni di aziende, oltre 14 milioni di professionisti, dirigenti e imprenditori dei più svariati settori dell’industria internazionale. E ancora, oltre 700mila account social aziendali e 200mila news al giorno provenienti da tutto il globo forniscono un flusso di informazioni costante sulle aziende più performanti a livello gestionale, finanziario e sostenibile.
Comfort e sicurezza al top con i sistemi di controllo di distanza e velocità del nuovo Iveco S-Way
Uno degli aspetti maggiormente da tenere in considerazione durante una tratta, soprattutto se lunga, è l'affaticamento e la perdita di concentrazione dovuta alla stanchezza. Tra i nuovissimi sistemi innovativi installati a bordo del nuovo membro della flotta Trans Italia, l'Iveco S-Way, è presente anche il sistema ACC, ovvero Adaptive Cruise Control, che punta proprio a smorzare il fattore stanchezza nel conducente.
Come funziona il nuovo sistema dell'Iveco S-Way?
Semplice. Il controllo della distanza di sicurezza serve anche come controllo della velocità. Con una velocità desiderata preimpostata, questo sistema di assistenza alla guida si orienta secondo il veicolo precedente e frena o accelera automaticamente in base alla distanza dal veicolo precedente. Già adesso questo sistema è integrato in molti veicoli moderni. I sensori utilizzati misurano la velocità attuale e la distanza dall'auto precedente. Nel traffico stop&go, il controllo della distanza di sicurezza si occupa anche della frenata e della partenza.
Una migliore gestione delle proprie energie quindi, ma anche un effettivo controllo e tempi di reazione minori per quanto riguarda frenate o situazioni di pericolo. Soprattutto su lunghe distanze, è possibile utilizzare il controllo della distanza installato sui nuovi Iveco S-Way in combinazione con la funzione di cruise control per arrivare a destinazione in modo più rilassato e riposare le gambe, non dovendo premere costantemente i pedali. Ovviamente dovrete ugualmente tenere le mani sul volante e gli occhi sulla strada. Il controllo della distanza dovrebbe offrire non solo comfort, fondamentale per gli standard di Trans Italia, ma anche una maggiore sicurezza durante la guida.
https://www.youtube.com/watch?v=ywdoY9bha7k
Avviso di cambio corsia, l'assistente alla guida necessario per una flotta d'avanguardia
Si chiama Advanced Driver Assistance Systems, per gli amici ADAS, ed è il sistema di assistenza alla guida per eccellenza. Sicurezza, affidabilità, tecnologia d'avanguardia: il futuro è già qui, in un sistema di cui abbiamo già parlato sezionandone i singoli componenti. Dal Traffic Sign Recognition, il Pre-crash System al sistema di assistenza al mantenimento della corsia e alla sterzata. All'interno di questa famiglia di innovazioni di ultima generazione, fiore all'occhiello della nuova flotta Iveco S-Way di Trans Italia, vi è anche il sistema di avviso cambio corsia.
In cosa consiste?
L’avviso di cambio corsia può aiutare a cambiare corsia in sicurezza e a guardare lo specchietto retrovisore e gli specchietti laterali. I sensori monitorano l'area accanto e dietro il vostro veicolo e coprono il famoso punto cieco. Se un'altra auto si avvicina al vostro veicolo nel punto cieco o è pericolosamente vicina e viene trascurata dal conducente, l'assistente alla guida la rileva e avverte di un cambio di corsia. Questo avviso avviene, ad esempio, mediante il lampeggiamento dei simboli sugli specchietti laterali e persino mediante una vibrazione del volante o un impulso di sterzata. Un ulteriore sviluppo è l'assistenza di cambio corsia. Questa cambia automaticamente corsia dopo aver inserito gli indicatori di posizione per alcuni secondi. Il sistema controlla anche se un altro veicolo si trova nel punto cieco o in prossimità pericolosa e non cambia finché i sensori non rilevano alcun pericolo.
Cosa offre al conducente e ai vicini automobilisti?
Un avviso di cambio corsia offre una protezione aggiuntiva per gli utenti della strada, ma non sostituisce gli specchietti retrovisori e laterali. Sebbene questo sistema di assistenza alla guida possa aiutare a prevenire incidenti, è necessario che il conducente presti ugualmente attenzione.
Trans Italia più sicura grazie ai nuovi sistemi di assistenza al mantenimento della corsia e alla sterzata
Cosa accadrebbe, soprattutto di notte, se per una distrazione o un lieve colpo di sonno si perdesse il controllo del volante invadendo la carreggiata adiacente? Con il sistema di assistenza al mantenimento della corsia e alla sterzata implementato all’interno del nuovissimo modello dell’Iveco S-way, new entry della flotta di Trans Italia, tutto questo diventa molto più facile da evitare. Vediamo come.
Purtroppo ingorghi, traffico lento e corsie strette non sono una rarità in autostrada. In questi casi bisogna mantenere la calma e seguire pazientemente la strada, talvolta per tempi lunghi. L’assistenza al mantenimento della corsia e della sterzata aiuta in queste situazioni, ma anche in caso di velocità elevate, a riportare il veicolo nella carreggiata e assiste così nelle sterzate. Le telecamere registrano la linea di corsia e il sistema di assistenza alla guida si orienta quindi secondo le linee di confine della propria corsia. Il mantenimento corsia attivo può assistere il conducente riportando l'automobile nella corsia di marcia e/o avvertendolo mediante segnali acustici o vibrazioni al volante.
Uno sguardo oltre i confini europei mostra quanto sia sviluppata la tecnologia di oggi. Il Traffic Jam Assist BMW consente in alcuni paesi una guida costante "a mani libere" a una velocità fino a 60 km/h.
Sicuramente la condotta di viaggio spetta sempre al conducente, di questo siamo certi. Ma siamo altrettanto certi e più sicuri nell’affrontare lunghi viaggi sapendo di avere un angelo custode sempre vicino a noi di Trans Italia grazie alle nuove tecnologie targate Iveco S-Way.
Pre-crash system, quando la tecnologia ti salva la vita
Colpo di sonno alla guida? Una distrazione? Una manovra improvvisa? Un animale che compare all'improvviso sulla carreggiata? Tutti questi scenari sono tra le maggiori fonti di incidenti stradali. Ecco però che ancora una volta ci viene in soccorso l'innovazione e la tecnologia grazie al sistema di pre-crash. Un miglioramento che Trans Italia conosce bene grazie alla sua nuovissima flotta di 30 veicoli, modello Iveco S-Way.
Andiamo a vedere però di cosa si tratta
Il sistema pre-crash avverte in caso di rischio di collisione e può causare l'arresto completo del veicolo prima che avvenga una collisione con un ostacolo, una persona o un altro veicolo. I sensori misurano l’attuale velocità e distanza dal veicolo precedente o dall'ostacolo fisso (ad es. una persona). Alcuni sistemi possono registrare anche i ciclisti. I segnali acustici di avviso sono integrati da segnali visivi. Prima della frenata di emergenza, il sistema di assistenza alla guida calcola le prestazioni di frenata ottimali e la pressione del freno richiesta. A seconda del sistema, questa pressione calcolata viene autonomamente tradotta dall'assistente in frenata automatica o applicata quando si preme il pedale del freno.
Un esempio? Pensiamo ad un caso di urto frontale anche a velocità più moderate, come i 50 km/h. Senza cintura di sicurezza, un corpo impatterebbe contro il volante o il cruscotto con una decelerazione che potrebbe arrivare anche a 100 G, ovvero cento volte il valore dell'accelerazione della gravità terrestre. Non consigliamo di provare la sensazione insomma...
Pensiamo quindi ad impatti a velocità superiori cosa potrebbero comportare, soprattutto per autotrasporti di grosso tonnellaggio. Il sistema pre-crash serve proprio ad evitare tutto ciò. Un ulteriore sviluppo del sistema pre-crash infine è l'aiuto di evitamento di un ostacolo: per evitare una collisione, questo sistema supporta attivamente il conducente con una manovra di scantonamento.
https://www.youtube.com/watch?v=fP2IQ14IZoc
Quali i vantaggi di tale sistema?
I sistemi pre-crash offrono numerosi vantaggi: spesso un conducente è disattento, distratto, si trova in una situazione di confusione o sottovaluta la distanza dal veicolo precedente. Nei casi più estremi va detto che questi sistemi non riescono ad evitare l'impatto o un ostacolo incombrante. Riescono però almeno a ridurre la gravità di alcuni tipi di incidenti automobilistici, fattore importantissimo per salvaguardare la vita umana.
Traffic Sign Recognition, per un viaggio più sicuro a bordo della nuova flotta Trans Italia
Con l’arrivo dei nuovissimi 30 veicoli Iveco S-Way all’interno della flotta di Trans Italia, arrivano anche le novità da un punto di vista tecnologico grazie a sistemi sempre più all’avanguardia e di nuova generazione. Uno di questi è il Traffic Sign Recognition, letteralmente il sistema di riconoscimento dei segnali.
In cosa consiste?
È molto semplice. Quando si viaggia con molto traffico, spesso non è facile prestare attenzione a tutte le circostanze. La strada, il traffico sulla corsia opposta, i limiti di velocità, ciò che accade accanto e dietro di voi. Un conducente deve avere sotto controllo tutto questo. La tecnologia “Traffic Sign Recognition” utilizza una telecamera anteriore che inquadra la strada e riconosce i segnali stradali. Il dispositivo è in grado di riconoscere la segnaletica verticale e i cartelli che indicano il limite di velocità o il divieto di sorpasso. Il sistema poi li mostra automaticamente al conducente attraverso i display presenti sul cruscotto.
Se l’autoveicolo procede con il cruise control attivo e la velocità impostata è superiore al nuovo limite, il sistema adatterà automaticamente la velocità della vettura per rispettare il segnale. Spesso questo sistema è incluso in altri sistemi di assistenza alla guida come l'avvertimento della precedenza, l’avvertimento del contromano (Wrong Way Assistant) o lo Speed Limit Info (avviso sul limite di velocità).
Quali sono i vantaggi?
Per risultati accurati, il sistema di assistenza alla guida è in grado di considerare ed elaborare diverse fonti, come segnali stradali riconosciuti, i dati del dispositivo di navigazione e i dati attuali del veicolo. Il Traffic Sign Recognition offre maggiore sicurezza e comfort durante il viaggio, ad esempio informando sulle regole di precedenza. Potete concentrarvi meglio sul traffico senza dover costantemente guardare la segnaletica dando un aiuto concreto, per aumentare ancora di più la sicurezza su strada, per sé e per gli altri automobilisti.
Non male il futuro vero?
Sicurezza, ambiente e comfort: ecco 30 nuovi veicoli Iveco S-Way per una flotta sempre più "green"
I nuovi mezzi Iveco S-Way di Trans Italia
Ora tutti i mezzi in forza all'azienda di trasporti hanno una classe di emissioni non inferiore ad Euro 6. Un valore aggiunto sotto il punto di vista delle emissioni, ma ancor più sotto l'aspetto tecnologico e della sicurezza. Infatti, i nuovi mezzi sono dotati dei più avanzati sistemi.
Tra questi, ci sono:
- Traffic Sign Recognition
- Sistema pre-crash
- Assistenza al mantenimento della corsia e alla sterzata
- Avviso e assistenza di cambio di corsia
- Controllo della distanza di sicurezza
Il design
La personalizzazione aziendale
- massimo confort e sicurezza dell'autista garantendo allo stesso visibilità ottimizzata ed elevati livelli di sicurezza passiva
- prevenzione nel garantire livelli sempre più alti di sicurezza su strada grazie a tutti i sistemi di supporto alla guida
- riduzione delle emissioni di CO2
- elevato livello di immagine aziendale su strada
Una nuova flotta "green"
I 30 nuovi veicoli Iveco S-Way fanno parte di un nuovo accordo tra l'azienda ed il gruppo CNH - Iveco, partner storico e strategico di Trans Italia. In totale, nel triennio 2020/2022, saranno ben 250 i nuovi veicoli che entreranno nella flotta di Trans Italia, di cui il 20% sarà alimentato con combustibile alternativo, LNG.
Trans Italia presente alla seconda edizione della Due giorni Alis - La ripresa per un'Italia in Movimento
Trans Italia non poteva mancare al prestigioso appuntamento de La Due Giorni di ALIS – La ripresa per un’Italia in Movimento, organizzata da Alis, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile. Immersi nella suggestiva location dell'Hilton Sorrento Palace, dal 16 al 17 luglio scorsi, la seconda edizione della manifestazione ha abbracciato temi, imperniati sull’importanza del settore Trasporti e Logistica. Un successo, se si considera che l'evento è ancora giovane e dalle mille potenzialità (prima edizione nel 2018) ma che ha già raccolto i consensi dell'imprenditoria di settore italiana ed estera.
Le parole del presidente Grimaldi
Una forte necessità di rinnovo, soprattutto a seguito di un’emergenza Covid che ha rischiato di bloccare un Paese intero. Un momento delicato, quando fermarsi era l’unica cosa da non fare per un’economia già in difficoltà come quella italiana. Un concetto ben espresso da Guido Grimaldi, del Grimaldi Group, nonché fondatore e presidente di Alis.
«Non ci siamo mai fermati – ha dichiarato - La nostra associazione ha ricorso solo per un 6% alla Cassa integrazione. Abbiamo mantenuto tutti i posti di lavoro e questo è motivo di orgoglio. È anche vero che abbiamo lavorato in perdita e molte delle nostre aziende, se non vi saranno misure concrete, rischiano davvero di abbandonare questo Paese. Un grazie ai nostri eroi del trasporto, che dopo gli operatori sanitari e medici, hanno fatto la differenza, facendo si che l’Italia non si fermasse, mantenendo ai livelli standard la distribuzione di beni di prima necessità come alimentari e farmaci. Il tutto con una perdita stimata intorno il 30%. Gli attestati di stima del ministro Manfredi e del presidente del Consiglio e di molti altri sono stati molto apprezzati. Ma le misure non sono ancora arrivate, nonostante un lavoro che non si è mai fermato».
Gli ospiti all'interno del fitto programma della due giorni
Prestigioso anche il parterre di ospiti, istituzionali e non, che si sono succeduti durante due giorni dal programma fitto. Dal leader della Lega, Matteo Salvini, a Giorgio Mulé, della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Maurizio Lupi, già ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Francesco Boccia, ministro agli Affari regionali e delle Autonomie fino al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e al coordinatore della Commissione infrastrutture e trasporti della Regione, Fulvio Bonavitacola.
Un successo per l’associazione quindi, di cui Trans Italia è orgoglioso socio fondatore. Una famiglia che conta più di 1.530 aziende associate, per un totale di oltre 178.000 unità di forza lavoro, un parco veicolare di oltre 130.000 mezzi, più di 140.500 collegamenti marittimi annuali, più di 125 linee di Autostrade del Mare, oltre 160 linee ferroviarie, 200.000 collegamenti ferroviari annuali e 26 mld € di fatturato aggregato.
Il piano di governo per le infrastrutture nella Regione Campania
A spendere parole di elogio per la manifestazione e per i temi trattati è stata infine anche il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, che ha annunciato, durante l’ultimo giorno di lavori, l’importante piano di governo per la ripresa:
«Abbiamo lanciato recentemente il piano “Italia Veloce” – ha affermato il ministro, accompagnato anche dal sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti Salvatore Margiotta - nel quale nei prossimi 15 anni finanzieremo una quantità di infrastrutture veramente importanti per 200 miliardi. Ho inviato al governatore De Luca il piano per la Campania, per 15 miliardi. Nei prossimi mesi vedremo l’apertura di molti cantieri in questo territorio».
La gallery con lo stand e alcuni momenti de La Due Giorni di ALIS – La ripresa per un’Italia in Movimento
Grazie al settore Innovazione e Tecnologia, Trans Italia non si ferma mai
Pensare diversamente, agire correttamente, rimettersi in gioco ogni giorno: viviamo in un mondo così veloce e in continuo aggiornamento che rimanere fermi su vecchie posizioni determinerebbe la morte di qualsiasi azienda. Ecco perché uno dei reparti maggiormente tenuti in considerazione da Trans Italia riguarda quello IT, ovvero Innovazione e Tecnologia.
È grazie ad un continuo processo innovativo e tecnologico infatti che Trans Italia riesce a raggiungere obiettivi che fino a 20 anni fa sembravano irraggiungibili. Un esempio?
Nuove tecnologie e tanta formazione
La filosofia delle BAT, ovvero le Best Available Technologies (le migliori tecnologie disponibili) è da sempre al centro della filosofia aziendale. Il costante aggiornamento del parco macchine, sempre di ultima generazione, con l’utilizzo massiccio di trattori a LNG (metano liquido). Non solo. Buona norma è anche l’incessante manutenzione degli automezzi e la periodica formazione degli autisti sulle ultime tecniche di guida ecologica. Un mix di dettagli che nel quadro generale dell’azienda hanno prodotto, già nel 2019:
- un risparmio di ben 20.000 litri di gasolio per ogni milione di km percorsi,
- 30000 kg di CO2 risparmiati ogni milione di km percorsi
- Riduzione delle emissioni di particolato di 10 volte
- Riduzione dell’inquinamento acustico di 5 volte
Mediante i sistemi di trasporto ”short-sea” e “rail” inoltre abbiamo ottenuto una riduzione dell’80% dei consumi di CO2 rispetto al solo trasporto “road”. E non è ancora una volta un caso che nel 2019 Trans Italia sia stata premiata con l’attestato Grimaldi Group per l’utilizzo di soluzioni di trasporto sostenibili e per la mancata immissione di 40.351 tonnellate di CO2 nell’ambiente. Traguardi che l’azienda sente nel suo Dna dalla sua fondazione nel 1984, in un periodo dove l’attenzione e la cura per l’ambiente rasentavano lo zero.
Risparmio (energetico) uguale guadagno (per noi e per il pianeta)
Con l’impianto di lavaggio veicoli a riciclo abbiamo stimato il risparmio di 1.500.000,00 litri di acqua, un bene prezioso sempre più a rischio. Prezioso come gli alberi, che grazie al nostro riciclo della carta e del cartone contribuiamo a rispettare. Infatti l'arredo di tutti i nostri uffici viene effettuato con quadri in cartone riciclato, incentivando così il rispetto della raccolta differenziata. Dispositivi di illuminazione a led in tutto il complesso aziendale ci consente infine di ridurre l’80% dei consumi energetici rispetto ai dispositivi di vecchia generazione e una durata di 10 anni garantendo allo stesso tempo prestazioni luminose ancor più elevate.
Digitalizzazione e ottimizzazione
Tecnologia e innovazione non vanno a solo beneficio dell’ambiente ma anche del cliente e dell’impiegato.
Il processo di digitalizzazione ad esempio, vero orgoglio aziendale che non deriva solo dalla necessità di rimanere a casa durante l’emergenza Covid ma da un bisogno che viene da più lontano: quello di ottimizzare il nostro lavoro e quello degli altri. Ecco alcuni dei nostri risultati:
- Track&Trace delle spedizioni e scansione ottica ad alta risoluzione di tutta la documentazione già all’atto dello scarico ed interconnessione dei dati della stessa in tempo reale con il cliente committente mediante l’utilizzo dell’app SGA D2D
- Piattaforma B2B che permette a tutti i clienti,mediante autenticazione con username e password, la consultazione e il download della documentazione e delle fatture relative ai trasporti effettuati. Contribuisci al rispetto dell’ambiente. Abbiamo stimato che se tutti i clienti utilizzassero il servizio di Archiviazione Documentale Digitale verrebbero risparmiate 4,52 tonnellate di CO2 in un anno, l’equivalente di una lampadina accesa per 260 anni
Insomma, il nostro reparto IT è sempre all’opera per pensare, agire e rimettersi in gioco, quotidianamente, alla ricerca di quell’equilibrio perfetto tra il nostro lavoro, le persone che serviamo ogni giorno e il pianeta che benevolmente ci accoglie.